Il Consiglio generale della Fondazione
Crc di Cuneo, presieduta da Giandomenico Genta, ha deliberato il
Programma Operativo 2021, il documento con cui vengono tracciate le
linee d’intervento e definite le risorse erogative che verranno
messe a disposizione per l’anno prossimo. Confermata la quota di 20
milioni di euro per le erogazioni 2021, con l’auspicio che non sia
necessario attingere al Fondo di stabilizzazione delle erogazioni, un
fondo, rafforzato negli ultimi anni, che oggi ha una capienza di 49
milioni di euro e a cui si è già fatto ricorso per fronteggiare le
conseguenze dell’alluvione di inizio ottobre. Proprio per far
fronte alla doppia emergenza causata dalla pandemia e dalla recente
alluvione, il Programma Operativo 2021 prevede un aumento delle
risorse dedicate al settore Salute pubblica, salito al 14% del monte
erogativo (La distribuzione delle risorse sui diversi settori è
esplicitata nel documento, disponibile sul sito
www.fondazionecrc.it).
Il Programma verrà rivisto e aggiornato a inizio 2021, alla luce del nuovo Piano Programmatico Pluriennale 2021-2024, su cui gli Organi della Fondazione cuneese stanno lavorando e che verrà chiuso nel mese di dicembre. La possibilità di garantire un’attività progettuale ed erogativa in linea con le necessità della comunità provinciale dipende anche dalle decisioni che verranno prese nei prossimi mesi in merito alla distribuzione dei dividendi, attualmente bloccata fino a inizio 2021 come da indicazione della Bce.
La Fondazione Crc sta seguendo con particolare attenzione il dibattito nazionale che in queste settimane è cresciuto e coinvolge l’Acri, le Fondazioni di origine bancaria, il ministero dell’Economia e delle Finanze e la Bce. “Lo stop generalizzato alla distribuzione di dividendi da parte delle banche tiene in conto solo le esigenze di rafforzamento degli istituti, mentre ignora le conseguenze notevoli per i territori, su cui queste risorse in buona misura si riversano, tramite gli investitori istituzionali come le Fondazioni” ha detto Giandomenico Genta.
“In momenti complessi come questi occorre invece, da parte dei regolatori, una visione ampia, che superi il proprio perimetro di responsabilità, liberando la possibilità di distribuzione dei dividendi almeno nei casi di forte solidità degli istituti” ha aggiunto il presidente della Fondazione Crc, che “fa la sua parte e conferma, per il prossimo anno, una quota erogativa in linea con le precedenti annualità, con l’auspicio che, al più presto, sia possibile, attraverso lo sblocco dei dividendi, ottenere le risorse necessarie per intensificare il lavoro di supporto al territorio e di promozione dell’innovazione e programmare al meglio le disponibilità finanziarie per il futuro”.
Il Programma verrà rivisto e aggiornato a inizio 2021, alla luce del nuovo Piano Programmatico Pluriennale 2021-2024, su cui gli Organi della Fondazione cuneese stanno lavorando e che verrà chiuso nel mese di dicembre. La possibilità di garantire un’attività progettuale ed erogativa in linea con le necessità della comunità provinciale dipende anche dalle decisioni che verranno prese nei prossimi mesi in merito alla distribuzione dei dividendi, attualmente bloccata fino a inizio 2021 come da indicazione della Bce.
La Fondazione Crc sta seguendo con particolare attenzione il dibattito nazionale che in queste settimane è cresciuto e coinvolge l’Acri, le Fondazioni di origine bancaria, il ministero dell’Economia e delle Finanze e la Bce. “Lo stop generalizzato alla distribuzione di dividendi da parte delle banche tiene in conto solo le esigenze di rafforzamento degli istituti, mentre ignora le conseguenze notevoli per i territori, su cui queste risorse in buona misura si riversano, tramite gli investitori istituzionali come le Fondazioni” ha detto Giandomenico Genta.
“In momenti complessi come questi occorre invece, da parte dei regolatori, una visione ampia, che superi il proprio perimetro di responsabilità, liberando la possibilità di distribuzione dei dividendi almeno nei casi di forte solidità degli istituti” ha aggiunto il presidente della Fondazione Crc, che “fa la sua parte e conferma, per il prossimo anno, una quota erogativa in linea con le precedenti annualità, con l’auspicio che, al più presto, sia possibile, attraverso lo sblocco dei dividendi, ottenere le risorse necessarie per intensificare il lavoro di supporto al territorio e di promozione dell’innovazione e programmare al meglio le disponibilità finanziarie per il futuro”.