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Ferruccio Dardanello, vice presidente vicario Unioncamere Piemonte |
Quello del quarto trimestre 2019 è
stato il sesto risultato trimestrale negativo consecutivo, frutto del
preoccupante trend esibito a livello settoriale dai mezzi di
trasporto, dal comparto dei metalli e dal tessile e abbigliamento.
A livello settoriale, comunque, si
riscontra un andamento eterogeneo in termini di produzione
industriale. Il comparto alimentare, che mostrava un trend
incoraggiante anche nei trimestri precedenti, prosegue nella sua fase
di crescita (+3,1%). Positivi anche i dati del comparto meccanico
(+4,1%) e delle industrie elettriche e elettroniche (+0,6%).
Stazionaria la produzione della chimica/plastica (+0,1%) e delle
industrie del legno e del mobile (-0,2%). Invece, subiscono una
flessione della produzione le industrie tessili e dell’abbigliamento
(-2,5%) e le industrie dei metalli (-2,6%). Il calo più importante,
però, appartiene, ancora una volta, al settore dei mezzi di
trasporto (-7,0 %).
La flessione tendenziale deriva da
andamenti differenziati anche a livello territoriale. Biella ha
subito una flessione produttiva del 4,0%, Novara dello 0,2%, Vercelli
e Verbania rispettivamente dello 0,9% e 0,5%. Torino si è assestata
su una variazione della produzione del - 0,7% rispetto all’analogo
periodo del 2018. Poi, a fronte di una stabilità produttiva
dell’Astigiano (-0,1%), si sono registrate crescite sia ad
Alessandria (+0,8%) che a Cuneo (+1,7%).