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Maurizio Sarri, allenatore della Juventus |
In effetti, in seguito alla lunga
serie di ribassi, la capitalizzazione della Juventus, controllata
dalla Exor della famiglia Agnelli-Elkann-Nasi con il 63,8%, è scesa
a poco più di 1,2 miliardi, dopo il recente aumento di capitale di
quasi 300 milioni di euro, che ha fatto salire a più di 1,330
miliardi il numero delle azioni.
Oggi, 5 marzo, l'ultimo prezzo dell'azione Juventus è stato di 0,847 euro , inferiore del 5,85% a quello di ieri (maggiore ribasso tra le blue chip).
La Juventus ha chiuso il primo semestre dell’esercizio 2019/2020 con la perdita di 50,3 milioni, che evidenzia la variazione negativa di 57,8 milioni rispetto all’utile di 7,5 milioni dell’analogo periodo dell’esercizio precedente.
Oggi, 5 marzo, l'ultimo prezzo dell'azione Juventus è stato di 0,847 euro , inferiore del 5,85% a quello di ieri (maggiore ribasso tra le blue chip).
La Juventus ha chiuso il primo semestre dell’esercizio 2019/2020 con la perdita di 50,3 milioni, che evidenzia la variazione negativa di 57,8 milioni rispetto all’utile di 7,5 milioni dell’analogo periodo dell’esercizio precedente.
Il patrimonio netto al 31 dicembre
2019 è pari a 275,6 milioni, in aumento rispetto al saldo di 31,2
milioni del 30 giugno 2019 a seguito della contabilizzazione di quota
parte dell’aumento di capitale (294,6 milioni), al netto dei
relativi costi, e per effetto della perdita del semestre.
L’indebitamento finanziario
netto a fine 2019 è risultato di 326,9 milioni (463,6 milioni al 30
giugno 2019). Il miglioramento di 136,7 milioni è stato determinato
principalmente dall’incasso quasi integrale dell’aumento di
capitale, parzialmente compensato dagli esborsi legati alle campagne
trasferimenti (-107,5 milioni netti), dai flussi negativi della
gestione operativa (-24,9 milioni), dai flussi dell’attività di
finanziamento (-7 milioni) e dagli investimenti in altre
immobilizzazioni e partecipazioni (-3,4 milioni netti).