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Giandomenico Genta, presidente della Fondazione Crc con Ferruccio Dardanello, consigliere di Ubi Banca |
I
componenti il Patto, titolare del 17,8% del capitale di Ubi Banca,
all'unanimità hanno deliberato la seguente posizione riguardo
all’Ops Intesa-Unipol: “1) Ubi è una Banca sana, stabile,
redditizia, ben gestita per competenze, risorse umane, competitiva e
riconosciuta sul mercato di riferimento, realtà centrale per il
sistema socio-economico del Paese; 2) gli Azionisti riuniti nel Car
ritengono di dover tutelare, al contempo, il loro investimento e la
Banca, con i suoi territori di riferimento e si sono impegnati in un
progetto di medio e lungo periodo; 3) l’Ops di Intesa-Unipol, come
prospettata, appare ostile, non concordata, non coerente con i valori
impliciti di Ubi e dunque inaccettabile”.
A
sua volta, il consigliere delegato
di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina,
promotore dell'iniziativa, ha ribadito che l’offerta per Ubi non
sarà migliorata. Alla domanda di Bloomberg Tv sulle possibilità che
la banca alzi la valutazione su Ubi, Messina ha risposto che sono
«dello 0%». Il numero uno di Intesa Sanpaolo ha detto: “La nostra
è un’operazione completamente di mercato. Se sono contenti in Ubi
entreranno, altrimenti continueremo come Intesa Sanpaolo. Con questa
dimostriamo che possiamo essere leader in Europa anche su questo
fronte. Non faremo altre mosse in Europa ma le mie aspettative sono
che ci saranno altre operazioni nei prossimi mesi”-
Messina
ha aggiunto che l’ops lanciata dal gruppo sarà “catalizzatore
per altre transazioni. Il consolidamento partirà dal mercato
domestico perché c’è bisogno di sinergie e ha concluso “secondo
me, è in linea con le aspettative delle autorità di vigilanza e
piace agli investitori per il tempismo e perché crea valore sia per
i nostri azionisti che per quelli di Ubi”.