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Giovanni Ferrero, numero 1 del colosso dolciario |
Urbano Cairo in
dicembre era finito secondo, dopo tanti mesi di primato, superato da
Francesco Starace, amministratore delegato dell'Enel, al quale sono
erano attribuiti 72,35 punti, a fronte dei 71,40 dell'ex recordman
alessandrino-milanese. A gennaio, il ribaltamento: Cairo di nuovo
leader con 73,84 punti, a fronte dei 71,71 di Starace, sulla piazza
d'onore. Urbano Cairo è presidente di Rcs MediaGroup, che edita
anche il Corriere della Sera, della sua controllante Cairo
Communication, proprietaria di numerose riviste periodiche, della tv
La 7 e, fra l'altro, del Torino Calcio, società granata con una
storia gloriosa e un presente troppo altalenante. In novembre aveva
avuto 73,85 punti, a ottobre 76,70 punti e a settembre
addirittura 79,38.
John Elkann ha
mantenuto il terzo gradino del podio, con 68,76 punti, mentre ne
aveva 66,19 in dicembre. Il presidente e amministratore
delegato di Exor, oltre che numero uno della famiglia
Agnelli-Elkann-Nasi (è presidente della superholding Giovanni
Agnelli & C, nonché di Fca e Ferrari), già in novembre aveva
riconquistato la terza posizione, che aveva perso il mese prima,
calando al settimo. Allora aveva avuto 64,57 punti, a fronte dei
60,33 di ottobre e i 62,61 di settembre. John Elkann gode del maxi e
clamoroso accordo per la fusione Fca-Psa (Peugeot, Citroen, Ds e
Opel-Vauhall) e per l'operazione Gedi, in seguito alla quale Exor
rileverà dalla Cir-Cofide della Fratelli De Benedetti il controllo
del gruppo editoriale formato da Repubblica, la Stampa, il Secolo
XIX, l'Espresso, 13 quotidiani locali, tre radio e la società di
pubblicità Manzoni.
In
gennaio ha mantenuto la stessa posizione anche Carlo
Messina, l'amministratore
delegato e direttore generale di Intesa Sanpaolo, il colosso
finanziario italiano che ha come maggiore azionista singolo la
torinese Compagnia di San Paolo, presieduta da Francesco Profumo.
Carlo Messina, infatti, è rimasto sesto con 59,67 punti, dopo che ne
aveva ottenuti 59,16 a dicembre, 59,71 a novembre, 61,34 in ottobre,
57,8 in settembre e 58,48 in agosto.
L'affare
Fiat Chrysler Automobiles-Peugeot non è bastato invece a Mike
Manley, l'amministratore
delegato di Fca, a evitare di riperdere il posto che aveva guadagnato
in dicembre, quando era risultato 27.mo con 50,65 punti (ne aveva
avuti 50,36 a novembre, quando era 28.mo). Nel mese appena passato,
infatti, è tornato 28.mo, con 52,05 punti. A ottobre, con 44,23
punti punti,era precipitato al 44.mo posto, dal 35.mo di settembre,
quando ne aveva avuti 49,20, dopo i 53,30 di agosto.
Dieci
posizioni in meno sono state attribuite ad Andrea Agnelli,
presidente della Juventus, diventato 31.mo con 51,07 punti, mentre
era 21.mo a dicembre con 51,44 punti, dopo i 53,56 di novembre, che
valevano il 19.mo posto. Era 26.mo in ottobre con 51,37 punti. In
settembre, Andrea Agnelli era 18.mo con 53,15 punti e 20.mo in agosto
con 52,97.
In
classifica è scesa anche la novarese Catia Bastioli,
presidente di Terna e amministratore delegato di Novamont. Catia
Bastioli, infatti, è risultata 24.ma con 52,54 punti, mentre era
21.ma a dicembre con 51,32 punti, dopo che aveva concluso novembre da
18.ma con 53,74 punti, scalando ancora una posizione rispetto a
ottobre, quando era 19.ma con 52,95 punti, cinque posti in più in
rispetto a settembre (51,11 punti) e addirittura 14 rispetto ad
agosto, quando era finita 32.ma con 50,46 punti.
Quattro posizioni sono state perse
dalla torinese Elisabetta Ripa, amministratore delegato e
direttore generale di Open Fiber, la società dell'Enel e della Cassa
Depositi e Prestiti (50% del capitale ciascuna), costituita con
l'obiettivo di realizzare l'installazione, la fornitura e la gestione
di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità in fibra
ottica in tutta la Penisola (il piano industriale 2018-2027 prevede
investimenti per 6,5 miliardi di euro).
Elisabetta Ripa, infatti, è risultata
46.ma con 47,25 punti, mentre era 42.ma a dicembre con 47,18 punti,
43.ma a novembre con 47,18 punti (47,23 a ottobre) e al 45.mo
in settembre (47,36 punti). Però, era al 40. mo in agosto, quando
aveva ottenuto 48,34 punti. Nata nel 1965 sotto la Mole, laurea in
Economia e commercio e ulteriori studi all'Insead di Fontainbleau,
Elisabetta Ripa, fra l'altro consigliere di amministrazione della
quotata novarese Autogrill, è entrata nella classifica di Top
Manager Reputation, per la prima volta, nel mese di febbraio 2019,
quando era risultata 42.ma.
Gian Maria
Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, a gennaio si è
piazzato 48.mo con 45,93 punti, mentre era 55.mo in dicembre, 60.mo a
novembre (43,97 punti) e 63.mo a ottobre, con 43,59 punti (42,89 a
settembre e 43,48 ad agosto). La scalata è conseguente soprattutto
ai crescenti riconoscimenti, anche internazionali di Intesa Sanpaolo.
Addirittura 14
posizioni sono state guadagnate dal cuneese Oscar Farinetti,
fondatore di Eataly, la catena eno-gastronomica nazionale diffusa in
tutto il mondo, entrato per la prima volta fra i top cento in agosto,
quando si era piazzato 69.mo con 42,13 punti. A gennaio è risultato
54.mo con 44,82 punti, mentre era 63.mo a dicembre con 44,03 e 68.mo
a novembre (41,63 punti). A ottobre aveva avuto 41,48. Nato 66 anni
fa ad Alba, laurea honoris causa in Economia conferitagli
dall'Università di Urbino, imprenditore innovativo e di gran
successo, controlla o ha partecipazioni in diverse aziende. Può
vantare numerosi premi e ha anche scritto alcuni libri.
Gabriele
Galateri di Genola, presidente delle Generali, tra i maggiori
gruppi assicurativi al mondo, a gennaio è finito 63.mo con 43,46
punti, mentre era 60.mo con 43,76 punti a dicembre e 57.mo a
novembre (44,34) e 56.mo a ottobre (44,36). A settembre gli erano
stati assegnati 44,58 punti e ad agosto 44,20 punti.
Rodolfo De
Benedetti, primogenito di Carlo e presidente di Cofide, la
holding dei tre fratelli alla quale fanno capo anche Cir, Sogefi e,
finora, Gedi-Gruppo Editoriale, nella graduatoria di genaio figura
80.mo con 39,91 punti, mentre a dicembre era 75.mo con 40,06 punti,
76.mo a novembre (39,86 punti), tre posti più in alto che in ottobre
(39,79 punti). In settembre era 77.mo con 39,76 punti e in agosto ne
aveva avuti 40,13. Rodolfo De Benedetti, con i due fratelli, è stato
contestato dal padre Carlo, per la gestione della Gedi, che,
comunque, ha respinto la proposta di acquisto dell'Ingegnere, al
quale è stato preferita la Exor di John Elkann.
La classifica di
gennaio non comprende Lapo Civiletti, amministratore delegato
della Ferrero, al quale, in dicembre erano attribuiti 36,85 punti,
che gli erano valsi la posizione numero 84. In novembre la sua
quotazione era stata di 36,98 punti, equivalenti al posto numero 87,
due meno di ottobre (37,42 punti) e tre meno che in settembre (37,04
punti). In agosto Lapo Civiletti era finito 85.mo. Lapo Civiletti
resta in seconda fila rispetto al presidente Giovanni Ferrero,
l'erede dell'indimenticabile Michele.
Per quanto
riguarda i top manager che fanno riferimento alla Liguria, la
graduatoria mostra Alessandro Profumo, presidente di Leonardo,
38.mo con 48,73 punti; Luca Bettonte, amministratore delegato
della Erg 77.mo con 40,23 punti; Enrico Preziosi, presidente
del Genoa, 94.mo con 33,86 punti e Massimo Ferrero, presidente
della Sampdoria, ultimo, cioè 100.mo, con 29,95 punti.
Top Manager Reputation valuta le prime
cento figure apicali delle imprese attive nel nostro Paese
distinguendo la reputazione, istantanea e storica, derivante
dall'immagine percepita, dalla presenza digitale e, fra l'altro,
dall'impatto reputazionale dalla semplice notorietà.