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Germano Turinetto, presidente Vivibanca |
Rispetto
ai rating attribuiti alla stessa cartolarizzazione nel 2017, il
portafoglio ha registrato un miglioramento generale, ottenendo in
aggiunta il rating “A” da parte di Dbrs e un rating investment
grade da parte di Moody’s e Scope sulla classe Mezzanine. Rispetto
all’operazione del 2017, infatti, è stata introdotta la nota
Mezzanine (7%) con conseguente riduzione della quota di nota Junior,
che scende dal 13% al 6%.
La
cartolarizzazione è ancora in fase di ramp-up (il cui termine è
previsto a maggio 2020, salvo raggiungimento anticipato
dell’ammontare massimo del portafoglio, pari a 420 milioni di euro)
e presenta, a oggi ,un portafoglio corrente pari a circa 290 milioni
di euro. Alla fine del periodo di ramp-up, Vivibanca ipotizza di
ristrutturare la cartolarizzazione, al fine di ottimizzare la capital
structure, in ottica di un potenziale collocamento sul mercato dei
capitali.
Vivibanca
ha strutturato l’operazione perfezionandola tramite la società
veicolo Eridano II Spv, gestita da Securitisation Services, che fa
parte del Gruppo Banca Finint, in qualità di calculation agent,
Corporate service e Representative of the Noteholders, con Sociéte
Générale in qualità di arranger, Sg Capital Market Finance e Banca
Imi in qualità di sottoscrittore Senior e con lo studio legale Allen
& Overy in qualità di arranger’s counsel.
Vivibanca,
ha sede a Torino, 2 filiali, 94 dipendenti, più di 80 agenzie
e una rete indiretta di oltre 2.500 sportelli convenzionati grazie ad
accordi di partnership con primari istituti bancari italiani.
Inoltre, opera on-line attraverso servizi di internet banking.
Sotto
il profilo dei coefficienti di solidità patrimoniale, superando in
modo considerevole i limiti imposti dalla Banca Centrale Europea,
Vivibanca ha un Cet1 pari al 13,7%, un total capital ratio del 16,4%
e mezzi propri pari a circa 45 milioni di euro.