In
totale, gli italiani per le vacanze invernali spenderanno,
mediamente, 1.180 euro. In particolare, il 55%
della spesa dei nostri connazionali che andranno all’estero tra
gennaio e marzo 2020 si riverserà su destinazioni europee, ma
si consolida anche la crescita dell’Africa: il mercato raggiunge il
12% grazie al traino del Sud del Mediterraneo. Crescono pure le mete
asiatiche.
Nel
solo primo trimestre 2020, la
spesa turistica degli stranieri in Italia supererà di oltre 1,3
miliardi di
euro quella degli italiani all’estero: un surplus per la nostra
bilancia dei pagamenti, al quale contribuiscono principalmente i
viaggiatori tedeschi e statunitensi, ciascuno con il 13% del totale,
ma anche i francesi con il 10% e gli inglesi con il 9%.
Continua,
prepotentemente, la
concorrenza di destinazioni come Egitto e Turchia, che,
anche per quest’inverno, avrà una crescita a doppia cifra con
alcune destinazioni, come Antalya, che trainano il mercato. Il
mercato della Tunisia supererà i 9 milioni di visitatori nel 2019 e
nel corso dell’inverno continuerà la sua crescita anche se non ai
ritmi precedenti. Un rallentamento, dopo anni di ottimi risultati,
anche per Spagna, Portogallo e Croazia.
Il
settore del turismo
produce un impatto sul Pil italiano pari al 10%, contribuisce
all’occupazione nazionale per l’11%,
stimola i consumi, favorisce gli investimenti in capitale e influisce
trasversalmente su molti aspetti dell'economia nazionale.
Sono
questi, in sintesi, i dati della ricerca sulle vacanze invernali di
italiani e stranieri, realizzata da Confturismo-Confcommercio insieme
con l’Istituto Piepoli e l’Osservatorio di Andrea Giuricin
dell’Università Milano Bicocca.