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Giuseppe Scellato, presidente dell'incubatore I3P |
Sono questi i numeri con cui I3P,
Incubatore
d’Imprese Innovative del Politecnico di Torino,
festeggia i suoi primi vent’anni e
traccia il bilancio aggiornato dell’attività del 2019.
Con
un tasso medio di crescita del 25% del turnover aggregato delle
startup supportate negli ultimi cinque anni, nel 2018 il atturato
aggregato delle startup è
stato pari a 161 milioni di euro, con un aumento di quasi 21 milioni
rispetto all’anno precedente e il valore di produzione ha raggiunto
i 182 milioni.
Nel
corso del 2019, le startup supportate hanno raccolto complessivamente
investimenti seed ed early-stage per 14,3 milioni di euro,
raggiungendo oltre 98
milioni di euro di valore postmoney aggregato.
Nell’ultimo anno, le
exit sono state tre, due
delle quali realizzate grazie all’interesse di Zucchetti, il
principale gruppo italiano nell’offerta di software, hardware e
servizi It per imprese e professionisti.
Zucchetti,
infatti, ha acquisito il 100% di Intervieweb,
nota sul mercato per il suo software di punta In-recruiting, uno dei
principali Applicant Tracking System (Ats )/Recruiting Software
presenti sul mercato europeo e il 51% di Fluida,
piattaforma cloud di Employee Relationship Management, con una exit
realizzata in tempi record, a soli 15 mesi dal lancio. Invece Dead
Pixels,
lo studio specializzato nella realizzazione di contenuti nell'ambito
della computer grafica, realtà virtuale/aumentata e dell'animazione,
è stata acquisita da Tps Group, società quotata in Borsa, che opera
nel settore dei servizi tecnici, ingegneristici e multimediali.
Delle
255 imprese totali entrate nel percorso di incubazione la maggior
parte lavora nell’ambito It/Digital (41%), mentre il 35% appartiene
al settore Industrial; seguono e startup Cleantech (13%) e Medtech
(11%).
“In
20 anni, il panorama dell’innovazione e delle startup si è
decisamente trasformato: sono cambiati i processi, la richiesta e
l’offerta, le opportunità, gli attori dell’ecosistema, dal mondo
industriale a quello finanziario. Anche I3P – ha detto il suo
prsidente, Giuseppe Scellato - è evoluto, migliorando i servizi e le
prestazioni, ma mantenendo sempre la mission di supportare
l’ecosistema dell’imprenditorialità, per generare sviluppo
economico e occupazione in aree e filiere industriali a elevata
intensità di innovazione”.
Scellato
ha aggiunto: “Per farlo, abbiamo costruito, nel tempo, una
strategia di collaborazione con soggetti privati e istituzioni
impegnati nella ricerca e alta formazione, nei servizi per il
trasferimento tecnologico, nel finanziamento dell’innovazione,
nell’internazionalizzazione. Un network che negli anni si è
ampliato, permettendoci di offrire un supporto sempre più importante
alle startup incubate”.
“Quelli
del 2019 sono stati mesi davvero importanti per I3P che ha
festeggiato i suoi 20 anni ricevendo anche il riconoscimento come il
Miglior Incubatore Pubblico su scala globale secondo l’Ubi Global
World Rankings of Business Incubators and Accelerators 2019 – 2020
-
ha sottolinato ancora Scellato - Il
modello di I3P è quello di una piattaforma che genera valore per le
imprese incubate attraverso servizi ad alto valore aggiunto e
connessioni con il sistema della ricerca, industria e finanza”.
Il
riconoscimento
di
Ubi Global va ad aggiungersi ai tanti conquistati
dalle startup di I3P nel
2019. Tra i più rilevanti: Omnidermal
Biomedics ha
ricevuto il Premio Leonardo Start up, assegnato dal Comitato Leonardo
in collaborazione con il Mise e l’Agenzia Ice; Ermes
Cyber Security si
è aggiudicata il Premio nazionale per l’innovazione “Premio dei
Premi” 2018; Enerbrain
ha
vinto la seconda edizione di B Heroes, la competizione per startup ad
alto contenuto d’innovazione e si è aggiudicata il premio “Gaetano
Marzotto 2019”.
noltre,
la startup ClearBox,
da poco entrata nel percorso di incubazione di I3P e che propone
soluzioni di explainable Artificial Intelligence, ha vinto il
prestigioso Premio nazionale dell’innovazione nell’area Ict (il
team di fondatori di ClearBox è internazionale e comprende
ricercatori italiani,che hanno scelto di rientrare a Torino dopo
lunghe esperienze all’estero per lanciare la nuova avventura
imprenditoriale).
“Il
nostro obiettivo -
ha concluso Scellato - è
continuare a offrire alle startup occasioni per acquisire le risorse
necessarie alla maturazione dei progetti imprenditoriali e creare un
network che supporti l’accesso al mercato, ai partner industriali e
agli investitori. In futuro I3P mira ad ampliare il proprio
portafoglio di startup attraverso tre canali: il potenziamento delle
startup derivanti dalla ricerca accademica del Politecnico di Torino,
l’attrazione sul territorio di progetti imprenditoriali da altre
aree italiane e dall’estero, il supporto allo sviluppo di spinoff
industriali. Ciò sarà possibile attraverso il supporto finanziario
da parte della Regione Piemonte e con sinergie con il piano di
sviluppo del Politecnico di Torino su specifici domini tecnologici,
quali l’aerospazio, la manifattura avanzata, l’energia ed il
clean-tech”.
Guido
Saracco, rettore del Politecnico, ha
sottolineato proprio la stretta relazione tra l’Incubatore e
l’Ateneo: “Il
percorso di successo compiuto dal nostro Incubatore I3P in questi
vent’anni dimostra che il modello di Ateneo integrato, anche
fisicamente, con le startup e le realtà aziendali per il quale si è
caratterizzato da sempre il Politecnico di Torino e che recentemente
si è arricchito di processi di integrazione ancora maggiore tra
ricerca accademica e trasferimento delle tecnologie sul mercato è
non solo vincente, ma indispensabile per creare valore aggiunto e
lavoro sul territorio”.