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Francesco Carcioffo con il rettore Guido Saracco |
L’accordo
prevede e definisce una collaborazione in attività di ricerca,
sviluppo e innovazione e in ambito didattico, di alta formazione e
formazione permanente. Si avvieranno così programmi di studio, di
ricerca, formazione e trasferimento tecnologico su temi strategici
per l’Ateneo legati all’energia e all’economia circolare,
interagendo con i Dipartimenti e i Centri interdipartimentali, tra
cui in particolare “Energy Center” e quelli relativi ai temi
della “Circular Economy”, condividendo scenari tecnologici,
progetti di ricerca e sviluppo, collaborazioni di carattere tecnico
scientifico, partecipazione congiunta a bandi e programmi di ricerca
regionali, nazionali e internazionali e promozione della diffusione
della cultura scientifica e tecnologica sul territorio.
In
ambito formativo, si organizzeranno, in collaborazione tra
Politecnico e Acea Pinerolese, attività di studio e formazione degli
studenti, con visite, stage, progetti di laurea, esercitazioni di
laboratorio. Sempre per creare un collegamento tra studenti e realtà
del territorio, saranno proposte delle competizioni, le cosiddette
challenge - una forma di didattica innovativa che l’Ateneo ha
introdotto quest’anno nella sua offerta formativa - su tematiche
proposte da Acea Pinerolese, per raccogliere possibili soluzioni e
idee innovative degli studenti. Dalla collaborazione, inoltre,
potranno nascere corsi di dottorato di ricerca e master universitari.
“La
Ricerca sulle bioenergie, sulla chimica verde, l’economia circolare
attuata negli anni da Acea Pinerolese, a valle del tema del
trattamento virtuoso dei rifiuti organici, ha aperto nuove vie
proprio in virtù della positiva collaborazione con il Politecnico di
Torino” afferma Francesco Carcioffo, sottolineando che è “un
settore nel quale abbiamo aperto la strada, in Italia e in Europa,
attraverso il centro d’avanguardia del Polo Ecologico di Acea
Pinerolese a nuove prospettive di economia circolare e a una virtuosa
valorizzazione qualitativa della raccolta differenziata”.
I
nuovi progetti si aggiungeranno a diverse iniziative nelle quali i
due enti collaborano già in vari ambiti. Ad esempio, il progetto
Bioroburplus, che riutilizza il biogas ricavato dal trattamento dei
rifiuti organici da raccolta differenziata del Polo ecologico Acea
per produrre bio-idrogeno, che, a suo volt, potrà servire ad
alimentare un sistema di produzione di energia rinnovabile con celle
a combustibile. Una seconda iniziativa è Engicoin, inerente alla
produzione di bioplastiche dai rifiuti organici, in un’ottica di
recupero totale di materia. Da ultimo, ma solo in ordine cronologico,
il progetto di ricerca Saturno, che si pone l’obiettivo di
trasformare scarti organici e anidride carbonica in carburanti,
fertilizzanti e prodotti chimici.