Palazzo Turinetti, sede legale di Intesa Sanpaolo ospiterà anche la nuova Galleria d'Italia della Banca |
rete delle sedi
espositive della Banca, già fortemente radicate a Milano, Napoli e
Vicenza.
Il progetto delle
Gallerie d’Italia in Piazza San Carlo sarà illustrato il 14
gennaio prossimo dal presidente emerito di Intesa Sanpaolo, Giovanni
Bazoli, dal presidente Gian Maria Gros-Pietro e da Carlo Messina,
consigliere delegato e direttore generale, alla presenza della
sindaca di Torino, Chiara Appendino, del presidente della Regione
Piemonte, Alberto Cirio e di altre autorità istituzionali.
Il progetto
architettonico, firmato da Michele De Lucchi, prevede una
destinazione di 6.000 metri quadri complessivi, di cui 3.000
riservati alle attività espositive. Il cantiere sarà avviato nei
prossimi mesi e avrà una durata di un paio di anni.
Il nuovo museo
sarà dedicato principalmente alla fotografia, un’arte che,
coniugando l’elemento creativo con la più avanzata tecnologia,
gode dell’interesse pieno del pubblico per la sua capacità di
rappresentare la storia le trasformazioni della società. Sarà uno
spazio dove fotografia e video arte potranno esprimere il loro
significato oltre il valore estetico, affrontando i temi cruciali
della storia e della contemporaneità.
Esporrà una
selezione di opere dalle collezioni della Banca, tra cui l’Archivio
Publifoto, costituito da circa sette milioni di scatti fotografici su
eventi, personalità, luoghi realizzati dall’inizio degli anni
Trenta agli anni Novanta del ‘900 e acquisito, di recente ,da
Intesa Sanpaolo.
A questo si
aggiungerà un’attività di mostre temporanee di grandi fotografi
di respiro internazionale, in sinergia con le istituzioni culturali
italiane e straniere, in primis quelle torinesi come Camera –
Centro Italiano per la fotografia di cui Intesa Sanpaolo è socio
fondatore, il mese del Contemporaneo a novembre e i molti eventi che
la Banca sostiene in città, tra cui Teatro Regio, Salone del Libro,
Torino Film Festival, Mito Settembre Musica, Torino Jazz Festival,
Biennale Democrazia, Torinodanza.
L’identità
della nuova sede museale sarà quella di costituire un ponte tra
passato e futuro. Per Intesa Sanpaolo, questa vocazione supera sia il
tradizionale mecenatismo filantropico, sia lo strumento delle
sponsorizzazioni, per giocare un ruolo di promozione di valori,
caratterizzato da aspetti di originalità, professionalità,
responsabilità. paragonabili a quelli dimostrati nell’attività
propriamente bancaria.
In questo quadro
si inserisce l’apertura del museo di Torino, con un progetto
permanente di offerta culturale nel cuore di una città, con cui
Intesa Sanpaolo ha un legame preferenziale, affidato alle radici
storiche e alle attività presenti, a cominciare dal grattacielo di
corso Inghilterra.
Sin dalla prima
presentazione del Progetto Cultura nel 2011, il presidente Giovanni
Bazoli includeva Torino tra i luoghi di riferimento delle Gallerie
d’Italia, in un ideale Grand Tour, che collegava diverse città
italiane. La rete delle Gallerie d’Italia si sviluppa, infatti, in
ambiti locali, ma con un evidente significato nazionale. In città
italiane sedi della Banca, edifici storici sono stati adibiti a spazi
espositivi e culturali, veri e propri musei, dove rendere fruibili al
pubblico le collezioni d’arte di Intesa Sanpaolo, riflesso delle
atmosfere culturali, delle tradizioni figurative, del gusto, che
hanno caratterizzato le regioni e i periodi storici di origine delle
singole banche confluite, per fusione, in Intesa Sanpaolo.
Gli ambienti
‘bancari’ vengono portati a nuova vita, ospitando raccolte
permanenti, mostre temporanee, eventi culturali. In questa
prospettiva, l’apertura degli archivi fotografici potrà raccontare
e approfondire storie inedite della città e del Paese.
Il museo torinese
beneficerà dell’esperienza acquisita da Intesa Sanpaolo con i
musei dove la Banca espone il proprio ampio patrimonio artistico,
che, con 30 mila opere da reperti archeologici all’arte
contemporanea, si distingue per ricchezza e varietà. Nel 2019 le tre
sedi di Milano, Napoli e Vicenza hanno accolto complessivamente oltre
500 mila visitatori, con un’attività didattica che ha interessato
84 mila bambini e ragazzi e numerose iniziative per i pubblici
speciali (persone con disabilità, che vivono in contesti difficili,
comunità straniere).
Le Gallerie
d’Italia si sono accreditate negli anni come interlocutore
affidabile presso i
principali musei
nazionali e internazionali tra cui il Metropolitan Museum of Art di
New York, l’Ermitage di San Pietroburgo, la National Gallery di
Londra. Oltre 200 opere della collezione sono state concesse in
prestito nel 2019 in Italia e all’estero.
Il Progetto
Cultura è realizzato dalla Direzione Arte, Cultura e Beni Storici di
Intesa Sanpaolo la cui responsabilità è affidata al torinese
Michele Coppola.