Nelle due ultime giornate di
negoziazioni in Piazza Affari, Astm ha guadagnato l'8,41% e Sias
l'8,75%. La prima ha sfiorato nuovamente i 30 euro e l'altra ha
superato i 16,5 euro.
“Comunque, a parte il caso Fca-Exor,
che, naturalmente, ha monopolizzato l'attenzione, è Iren che merita
una segnalazione particolare. Perché la multiutility, al cui
controllo partecipa il Comune di Torino con il 13,803% delle azioni e
il 18,616% dei diritti di voto, proprio il 31 ottobre ha fatto
segnare il suo nuovo record storico, con il prezzo di 2,782 euro,
abbattendo il precedente di 2,74 euro, che risaliva al 23 gennaio
dell'anno scorso”.
Lo ha rilevato il Corriere Torino di
oggi, 3 novembre, nella ormai tradizionale rubrica domenicale
dedicata alle quotate piemontesi. L'edizione torinese del Corriere
della Sera, ha aggiunto che “la performance di Iren assume una
rilevanza ancora maggiore considerando che il titolo è in rialzo da
undici mesi e che esattamente un anno fa quotava 1,984 euro. Da
allora, quindi, ha guadagnato oltre il 43%. E adesso la Borsa
attribuisce a Iren un valore superiore ai 3,5 miliardi”.
Fra l'altro, la multiutily guidata da
Massimiliano Bianco e presieduta dal torinese Renato Boero - oltre
7.000 dipendenti, 1,9 milioni di clienti nel settore energetico, 2,8
milioni di abitanti serviti nel ciclo idrico integrato e 2,3 milioni
nel ciclo ambientale, primo operatore nazionale per teleriscaldamento
- nel suo nuovo piano industriale ha previsto di ottenere, nel 2024,
un margine operativo lordo di un miliardo e un utile netto di 300
milioni. Inoltre, ha previsto un dividendo di 9,2 centesimi per
azione per l'esercizio 2019, contro gli 8,4 distribuiti pochi mesi fa
e una crescita del 10% all'anno fino al 2024, quando sarà di 14,9
centesimi. Cifre che, naturalmente, gli investitori hanno apprezzato,
Intanto, nel primo semestre, il mol di Iren è stato di 478 milioni e
l'utile netto pari a 151 milioni.
Comunque, venerdì scorso, Iren ha
chiuso a 2,744 euro (2,70 euro sette giorni prima), Exor a 69,46 euro
(62,14) e Fca a 14,01 (11,848), Astm a 29,92 (27,82) e Sias a 16,54
(15,35).
Ed ecco le altre quotate piemontesi che
hanno terminato l'ultima settimana con un prezzo superiore a quello
del venerdì precedente: Basicnet 4,94 (4,67), Borgosesia 0,498
(0,49), Buzzi Unicem 21,89 (21,73), Conafi 0,315 (0,313), Cover50
9,35 (9,30), Dea Capital 1,356 (1,334), Intesa Sanpaolo 2,273
(2,2725), Italgas 5,788 (5,73), Italia Independent 1,74 (1,73),
Pattern 3,60 (3,55), Prima Industrie 13,24 (12,66), Reply 59,10
(57,55).
In perfetta parità ha concluso la
settimana Guala Closures a 6,54 euro; mentre tutte le altre quotate
subalpine hanno avuto ribassi rispetto all'ultimo venerdì di
ottobre.