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Tommaso Corcos, presidente Assogestioni |
Il bronzo del mese, invece, è andato a
Morgan Stanley, la cui raccolta netta (differenza fra le nuove
sottoscrizioni e i riscatti di fondi aperti e gestioni di portafogli)
è risultata di 409,7 miliardi.
Come riportato da Assogestioni,
l'associazione nazionale delle imprese del settore, in luglio
l’industria del risparmio gestito ha registrato flussi netti in
entrata per quattro miliardi di euro. In particolare, le gestioni di
portafoglio hanno totalizzato sottoscrizioni nette per 4,6 miliardi,
controbilanciando il dato relativo alle gestioni collettive (-599
milioni).
Il saldo della raccolta del sistema da
inizio nei primi sette mesi ha così superato i 53 miliardi. E il
patrimonio gestito, grazie in particolare all'effetto della gestione,
è salito a 2.237 miliardi, nuovo massimo storico.
Fra l'altro, Assogestioni ha
evidenziato che nell’ambito dei fondi aperti, i prodotti sui cui i
risparmiatori italiani hanno indirizzato le proprie preferenze sono i
Bilanciati (+761milioni di euro) e gli Azionari (+143 milioni).
Tornando ai dati di luglio, va rilevato
che il leader di mercato per patrimonio gestito (514 miliardi), cioè
il gruppo Generali, presieduto dal piemontese Gabriele Galateri di
Genola, ha mostrato una raccolta negativa di 463,3 milioni. E tra gli
operatori che hanno chiuso il mese in rosso si trova anche il gruppo
Bim Banca Intermobiliare, che ha subito deflussi degli investitori
per un valore di 47 milioni di euro superiore alla somma delle nuove
sottoscrizioni.
Al contrario, risultati positivi sono
emersi per gli altri due operatori piemontesi del risparmio gestito
sotto forma di fondi aperti e gestioni di portafoglio: in luglio,
Sella ha avuto una raccolta netta di 103 milioni, mentre è stata di
2,7 milioni la raccolta netta del gruppo Ersel (famiglia
Giubergia-Argentero).
Alla fine dei primi sette mesi, il
patrimonio gestito del gruppo Ersel è di 7,142 miliardi, che valgono
la posizione numero 34 nella classifica nazionale; a fronte dei 7,561
miliardi di Sella (trentaduesimo posto), 1,150 miliardi del gruppo
Bim (quarantesimo) e i 406,561 miliardi del gruppo Intesa Sanpaolo,
secondo.
In particolare, al 31 luglio, il
patrimonio gestito da Eurizon ammontava a 315,455 miliardi (14,5% del
mercato italiano del settore) e a 91,106 miliardi quello di Fideuram,
la cui sede legale è a Torino. La quota di Fideuram è risultata del
4,2%. In luglio, Fideuram ha avuto una raccolta netta di 130,6
milioni, a fronte di 1,297 miliardi di Eurizon.