“Ma
sarebbe possibile parlare di argomenti veri e smetterla con l’inutile
battaglia dello ‘zero virgola’?”. Giancarlo Banchieri,
presidente di Confesercenti Torino accoglie così le polemiche sorte a
seguito della diffusione degli ultimi dati sul turismo nel capoluogo piemontese.
“Mi
pare davvero una battaglia di retroguardia che non ci fa avanzare di
un passo verso una vera politica per il turismo” ha detto
Banchieri, spiegano che “da una parte di usano dati della Questura,
che per loro natura tengono conto degli arrivi e non delle presenze -
dati che in nessuna altra città d’Italia sono utilizzati -
dall’altra, bisogna riconoscere che il riferimento al mese di
agosto non è il migliore né per impostare giudizi, né soprattutto
per immaginare quali possano essere le misure necessarie”
“E
allora non è meglio cercare di avere una visione a più largo
raggio? La questione vera mi sembra questa: Torino ha un potenziale
turistico che, nonostante gli sforzi, non si è ancora espresso:
chiediamoci tutti insieme il perché e insieme individuiamo le
soluzioni con particolare riferimento a promozione, eventi,
collegamenti, accoglienza. In questo senso sarebbe utile un luogo di
discussione, confronto e proposta: una sorta di “coordinamento per
il turismo”, nel quale siano rappresentati tutti i soggetti
pubblici e privati: Comune, Camera di commercio, Turismo Torino
associazioni di categoria, musei, aeroporto”.
Il
presidente di Confesercenti Torino ha aggiunto: “Solo facendo
interagire idee e iniziative, infatti, si può dare il via a quel
circolo virtuoso che finora è mancato. Un solo esempio: è inutile o
almeno poco efficace programmare bellissimi eventi se i collegamenti
della città lasciano a desiderare, o se questi eventi non sono
adeguatamente comunicati; così come le aziende dell’accoglienza
(alberghi, pubblici esercizi e così via) devono poter conoscere con
largo anticipo le iniziative: cose apparentemente banali, ma che
possono fare la differenza e di cui, comunque, si sente la mancanza”.
“Insomma
– ha concluso Banchieri . parliamo dei prossimi vent’anni e non
degli ultimi due mesi. È sicuramente più difficile, ma più
produttivo. Su questo, Confesercenti non farà mancare il proprio
apporto di idee e proposte”.