![]() |
Gianni Cortese, Segretario generale Uil Piemonte |
Dall'inizio
di gennaio alla fine di agosto, la media mensile dei lavoratori
piemontesi tutelati è stata di 13.009, in diminuzione di 1.306 unità
rispetto al periodo gennaio-agosto 2018.
Le
province piemontesi hanno fatto registrare il seguente andamento
della Cig nei primi otto mesi: Biella +125,5%, Torino +14,2%, Novara
+14,1%, Alessandria -12,8%, Vercelli -17,4%, Asti -61,2%, Cuneo
-65,5%, Verbania -75%. Torino, con 11.873.175 ore, si conferma la
provincia più cassaintegrata d’Italia, davanti a Roma e Napoli.
Nella
regione, la variazione percentuale delle ore di cassa integrazione
per settori produttivi, nel confronto tra i primi otto mesi del 2019
e del 2018, è stata la seguente: industria -3,5%, edilizia -47,4,
Artigianato -53%, Commercio -39,6%, per un totale. appunto, di -9,1%.
Gianni
Cortese, segretario generale della Uil Piemonte ha commentato:
“Perdura
la situazione di stagnazione dell’economia piemontese, anche in
conseguenza della guerra dei dazi Usa-Cina, della debolezza della
locomotiva tedesca e dei problemi causati dalla Brexit. Lo stallo nei
consumi in Italia non aiuta la vendita di beni e servizi delle nostre
aziende nel mercato interno e sarebbe quanto mai necessario agire sul
cuneo fiscale a favore dei lavoratori e sulla tassazione delle
pensioni, alleggerendola, per aumentare un potere d’acquisto che è
calato costantemente negli ultimi decenni. Il sindacato unitario ha
avanzato, in proposito, precise richieste al nuovo Governo nel
confronto in atto sulla prossima legge di bilancio, auspicando il
raggiungimento di risultati concreti e misurabili”.