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Allegra Agnelli |
Allegra
Agnelli, presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul
Cancro Onlus, presentando il bilancio sociale 2018, con madrina la
torinese Cristina Chiabotto, ha detto: “Nei prossimi cinque anni
investiremo importanti risorse per nuove aree e spazi innovativi a
disposizione di medici, ricercatori e pazienti. È un progetto
ambizioso, ma allo stesso tempo fondamentale per poter raggiungere
l’obiettivo che ci siamo posti nel 1986: sconfiggere il cancro”.
“Il
patto di fiducia con i pazienti e i nostri sostenitori – ha
aggiunto Allegra Agnelli
– è
il motore che ci permette di guardare avanti con tenacia e ottimismo.
La generosità dei nostri donatori, la partecipazione alle nostre
iniziative e i risultati del 5x1000 confermano che siamo sulla strada
giusta. Ma proprio per questo non possiamo fermarci: è un nuovo
punto di partenza e solo grazie al sostegno dei nostri donatori
potremo realizzare quanto abbiamo progettato.” A proposito del
5x1000 è stato riferito che, relativamente alle dichiarazioni 2017,
oltre 267mila contribuenti hanno scelto di sostenerne in questo modo
la Fondazione.
La
nuova convenzione firmata nei mesi scorsi con il Comune di Candiolo
prevede la possibilità di un ampliamento edilizio di 26 mila metri
quadrati, che vanno ad aggiungersi ai 56 mila su cui si estende
attualmente l’Istituto. Si creeranno nuovi spazi destinati alla
clinica, alla ricerca e ad attività di formazione di figure
professionali altamente specializzate.
Il
piano prevede: una nuova area per la Protonterapia, un nuovo tipo di
radioterapia, che farà dell’Istituto di Candiolo il primo centro
in Piemonte a dotarsi di questa avanzata tecnologia; una struttura
dedicata ad ospitare la Biobanca dell’Istituto, ovvero un edificio
dedicato alla raccolta e conservazione del materiale biologico dei
pazienti, utile a sviluppare attività di ricerca clinica
traslazionale e immediate soluzioni di medicina di precisione
personalizzata.
Inoltre:
un hospice per la presa in carico totale dei pazienti; un nuovo poliambulatorio per far fronte alla crescente domanda di visite e
prestazioni ambulatoriali; un centro di formazione e simulazione
dedicato
a tutti i professionisti sanitari che nasce dall’esigenza, sempre
più sentita, di migliorare tecniche di ricerca e cura e
tecnologie medico-chirurgiche; un
innovativo laboratorio di ricerca polivalente dedito alle
collaborazioni internazionali; una foresteria per i parenti dei
ricoverati e per i giovani talenti che, provenienti da tutto il
mondo, lavorano nell’Istituto.
Lo
sviluppo procederà per lotti funzionali e per le parti di competenza
sarà definito in accordo con la Regione Piemonte, in quanto
l’Istituto opera in convenzione col Servizio Sanitario Nazionale e
fa parte della Rete Oncologica Regionale.
Questo
investimento, di oltre cento milioni di euro, consentirà
all’Istituto di Candiolo di offrire una sempre più alta qualità
di ricerca e di cura e di continuare a essere un centro oncologico di
riferimento internazionale, in grado di raccogliere le sfide della
medicina del futuro.
“Grazie
alla Fondazione - ha sottolineato Giovanni Succo, direttore del
Dipartimento Chirurgico - l’Istituto può usufruire di tecnologie
di ultima generazione .come quelle relative a indagini avanzate di
radiogenomica e radiomica, per la radioterapia di ultima generazione
e per la chirurgia robotica. Inoltre, primo in Italia, l’Istituto
si doterà del “Da Vinci Single Port”, un robot rivoluzionario
nell’ ambito della chirurgia mini invasiva”.
Nel
2018 il ministero della Salute ha rinnovato all’Istituto di
Candiolo la qualifica (che aveva ottenuto nel 2013) di Istituto “a
carattere scientifico”, primo e unico in Piemonte, riconoscendo che
vengono perseguiti gli obiettivi dettati dal ministero stesso: la
ricerca e la cura dei tumori come base scientifica per una ricerca
clinica applicata.
Il
direttore scientifico, Anna Sapino, ha spiegato che nel prossimo
triennio la ricerca procederà su tre linee strettamente integrate,
grazie al sostegno del 5x1000: la linea di ricerca traslazionale
riguardante l’identificazione di nuovi bersagli molecolari per la
medicina personalizzata e l’oncologia di precisione, grazie alla
nuova Biobanca; la linea di ricerca clinica basata su nuovi pannel
genetici da utilizzare per la prevenzione, diagnosi, cura e follow-up
della patologia oncologica, che troverà la sua principale
collocazione nel nuovo Innovation Lab; la linea di ricerca
clinico-organizzativa concernente lo sviluppo di innovative tecniche
chirurgiche per un approccio mininvasivo da utilizzare durante
l’asportazione del tumore, grazie al nuovo Simulation Center.
Nell’area
della Ricerca sono impegnate più di trecento persone e Candiolo è
al secondo posto, fra tutti gli istituti italiani. per numero di
pubblicazioni sulle dieci più importanti riviste del mondo.
Nel
corso del 2018 l’Istituto ha consolidato il suo modello di
struttura ispirato al “Comprehensive Cancer Center” ovvero di
centro oncologico che tratta tutte le tipologie tumorali. I volumi di
attività clinico-assistenziale sono risultati in significativo
incremento: 7.812 ricoveri, 6.600 interventi chirurgici, 2 milioni e
300 mila prestazioni ambulatoriali, 1.100 pazienti trattati con
radioterapia.
L’Istituto
ha ottenuto la certificazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco
(AIFA) per la conduzione di studi clinici che permettono di offrire
ai pazienti soluzioni terapeutiche sempre più innovative. Si tratta
di un’attività clinico-scientifica complessa, che richiede
peculiari requisiti logistici, tecnologici e organizzativi.
“Tutto
ciò
– ha commentato il direttore generale dell’Istituto di Candiolo,
Antonino Sottile
-
consentirà di incrementare il numero delle collaborazioni che, negli
ultimi mesi, hanno visto i migliori professionisti a livello
internazionale eseguire numerosi interventi chirurgici nel nostro
Istituto e dare ulteriore slancio al processo di
internazionalizzazione, consolidando le collaborazioni con MD
Anderson Cancer Center
(al
1° posto nell’anno 2018-2019 come miglior ospedale oncologico
USA), con il Florida Medical Hospital-Nicholson Center
(uno
dei migliori centri mondiali di formazione e simulazione) con
l’Università di Utrecht (una delle Università più grandi
d’Europa) e con Intuitive America
(leader
mondiale nella chirurgia ipertecnologica futuristica), in modo da
offrire ai nostri pazienti quanto di meglio esiste al mondo in tema
di cure oncologiche”.
Nel
2018, i ricercatori sono stati 322, i lavori pubblicati 130 e 6.546
le citazioni.
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