Notizie | 14 ottobre 2021, 13:25

Credito al consumo, a settembre +13,6%

Credito al consumo, a settembre +13,6%

A settembre si consolida la crescita del numero di richieste di prestiti registrati sul Sistema di Informazioni Creditizie gestito da Crif, che, nell’aggregato di prestiti personali e finalizzati, sono aumentate del 13,6% rispetto allo stesso mese del 2020, confermando la dinamica positiva che perdura ininterrottamente dal marzo scorso. Valutando la dinamica in atto sulla base di primi nove mesi dell’anno, rispetto al corrispondente periodo del 2020, si registra un incremento delle richieste pari al 20,6%, mentre risulta ancora un piccolo calo del 2,3% rispetto al 2019.

La performance del comparto è ascrivibile all’andamento dei prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (quali auto e moto, arredo, elettronica ed elettrodomestici, energie rinnovabili, ecc), con le richieste che non solo fanno segnare un +30,9% rispetto al 2020, ma anche un eloquente +12,9% rispetto ai primi tre trimestri del 2019, a conferma della decisa ripresa dei progetti di spesa delle famiglie sostenuti da un credito rateale che beneficia di tassi ancora prossimi ai minimi storici. Decisamente meno brillante la dinamica dei prestiti personali, che seppur in crescita rispetto ai primi nove mesi del 2020 (+6,9%) mostrano ancora un ritardo del 19,9% rispetto al 2019.

I volumi di richieste di prestiti da parte delle famiglie sono ampiamente al di sopra di quelle che si registravano nel 2020, anno in cui la pandemia aveva pesantemente condizionato sia l’operatività degli istituti sia la propensione agli acquisti e al ricorso al credito dei consumatori. Nel complesso siamo ormai tornati su livelli prossimi a quelli del 2019 grazie in particolare alla vivacità dei prestiti finalizzati all’acquisto di elettrodomestici, elettronica di consumo e prodotti informatici di cui si sono dotate le famiglie per adeguarsi alle maggiori esigenze di digitalizzazione emerse a fronte della diffusione della pandemia” commenta Simone Capecchi, executive director di CrifI prestiti personali, invece, continuano a risentire degli effetti della pandemia e, seppur in progressivo recupero, ancora presentano un ritardo significativo rispetto ai volumi pre-Covid”.

Relativamente al solo settembre, le richieste di prestiti finalizzati sono risultate in aumento del 22,1% rispetto al corrispondente mese del 2020, mentre quelle di prestiti personali hanno fatto segnare un minimo incremento, pari allo 0,3%. Per quanto riguarda l’importo richiesto, nel complesso dei prestiti personali e finalizzati a settembre il valore medio si è attestato a 8.398 euro, in flessione rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (-9,9%).

Per quanto riguarda la distribuzione delle richieste per fascia di importo, la rilevazione di settembre del Barometro Crif mette in evidenza una crescita di 3 punti percentuali per la classe al di sotto dei 5.000 euro, che per altro resta maggioritaria con una quota pari al 47,6% del totale in virtù della preponderanza dei piccoli finanziamenti nel credito al consumo. Per quanto riguarda i prestiti finalizzati, l’incidenza delle richieste con importo inferiore ai 5.000 euro è pari addirittura al 62,6% del totale.

L’analisi della distribuzione delle richieste di prestiti sulla base della durata del finanziamento mostra che, anche a settembre, la classe in cui si sono maggiormente concentrate le preferenze degli italiani è quella superiore ai cinque anni, con il 23,2% del totale. Nel complesso, più dell’80% delle richieste prevede piani di rimborso con una durata superiore ai 24 mesi.

Il miglioramento del ciclo economico è destinato a riflettersi positivamente sull’utilizzo del credito rateale da parte delle famiglie italiane anche nei prossimi mesi – conclude Capecchi - Se da un lato cresce la domanda da parte di una platea di consumatori sempre più ampia, al contempo rimane elevata la sostenibilità degli impegni assunti, favorita da bassi tassi di interesse, dalla tendenza a privilegiare piani di rimborso più lunghi rispetto al passato e, soprattutto, dalla scelta di soluzioni in grado di pesare il meno possibile sul bilancio familiare.


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