E' ancora sceso, nel 2022, il numero di comuni piemontesi serviti dalle banche, come invece non è capitato in Liguria e in Valle d'Aosta. Il fenomeno emerge dall'analisi dei dati appena comunicati dalla Banca d'Italia, la quale ha rilevato che al 31 dicembre scorso sono risultati 459 i comuni con almeno una presenza bancaria, mentre erano 470 alla stessa data del 2021. In Liguria sono rimasti 109 e in Valle d'Aosta 24.

Nella regione più alpina del Nord Ovest è rimasto invariato, rispetto al 2021, anche il numero sia delle banche con sede locale (una) sia degli sportelli dei vari istituti operativi sul territorio: 68. Al contrario, gli sportelli sono diminuiti in Piemonte (da 1.746 del 31 dicembre a 1.694 di un anno dopo), come in Liguria (da 595 a 581).

Nonostante che il Piemonte possa vantare l'ospitalità di una banca in più (a fine 2022 ha contato 27 istituti con sede in regione), mentre la Liguria una banca in meno (ne aveva due, ne è rimasta una).

Proprio la Liguria evidenza la perdita più consistente di dipendenti bancari: al 31 dicembre dell'anno scorso sono diventati 4.335, a fronte dei 5.415 registrati alla stessa data del 2021. In dodici mesi ne ha persi più di mille, per la precisione 1.080 (il calo è stato del 20%).

In Piemonte i dipendenti delle banche sono scesi da 36.131 a 36.018, in Valle d'Aosta da 342 a 336.

Complessivamente i dipendenti di banca delle tre regioni del Nord Ovest sono diventati meno di 50.000, essendo risultati 49.387, cioè 1.253 in meno rispetto al 31 dicembre 2021.

Ed ecco il loro numero per provincia: Torino 36.018 (36.131 a fine 2021), Vercelli 451 (471), Novara 935 (1.016), Cuneo 2.627 (2.673), Asti 1.125 (1.135), Alessandria 1.121 (1.144). Biella 2.058 (1.921), Verbania 383 (394), Genova 2.507 (3.550), Imperia 491 (504), Savona 707 (727), La Spezia 631 (634).

Come si vede, Biella è l'unica provincia ad avere evidenziato un aumento del numero dei dipendenti di banca, mentre Genova è quella che ne ha evidenziato un crollo.