I RECORD DELLE METROPOLI ITALIANE
L'Istat ha presentato un’analisi multitematica sulle 14 Città metropolitane italiane che dispongono di propri organi di governo e di territori coincidenti con quelli delle ex province: Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Palermo, Catania, Messina e Cagliari.
Eccone i principali risultati, in estrema sintesi: la città metropolitana più estesa è Torino (6.827 km2), quella meno è Napoli (1.179 km2), che però è in vetta alla classifica per densità abitativa con 2.535 abitanti per km2 (in coda si trova Messina con 185 per Km2).
Genova è la città che si presenta più vulnerabile rispetto alle altre, incidendo il rischio frane nel 25% della sua superficie. Roma registra la maggiore crescita di popolazione nell'ultimo ventennio (+14%), quando Messina ha evidenziato il calo più consistente (-8,8%).
Genova con 269 anziani ogni 100 giovani detiene anche il primato di “città più vecchia”, mentre a Napoli si rileva il dato più contenuto (130).
Nel 2020, primo anno di pandemia da Covid-19, anche le città metropolitane del Nord hanno sperimentato alti livelli di mortalità: dopo Napoli (1.080 decessi ogni 100 mila abitanti) si trovano Genova (1.009) e Torino (1.002) e nel 2021, i dati confermano la maggiore mortalità della città metropolitana di Napoli (1.097 decessi ogni 100 mila abitanti) seguita da Messina, Catania e Palermo.
La più bassa partecipazione attiva al mercato del lavoro (tasso di attività della popolazione di 15 anni e oltre) caratterizza la città metropolitana di Palermo (46%), mentre quella di Bologna presenta la maggiore propensione femminile al lavoro, con 51 donne ogni 100 (la minore partecipazione è a Napoli, con 35 donne che lavorano su 100).
I livelli occupazionali (tasso di occupazione 25-64 anni) più critici emergono a Palermo (49%), che detiene il record negativo anche per l'occupazione femminile (36%) e per gli spostamenti giornalieri per motivi di studio o di lavoro, precedendo Messina e Reggio Calabria, dove, per gli stessi motivi si spostano giornalmente 42 persone ogni 100 abitanti.
Milano è la città metropolitana con la più elevata densità imprenditoriale: 106 unità locali ogni mille abitanti per un totale di 346.509 unità; ma è a Firenze la maggiore vocazione industriale-manifatturiera con 12 unità locali del settore industria in senso stretto ogni mille abitanti.
Comunque, fra i capoluoghi metropolitani, è sempre Milano ad avere il più valore alto di reddito per abitante (23.202 euro) mentre è Catania con il valore più basso: 9.844 euro. Milano, inoltre, può vantare la maggiore produttività nominale del lavoro (valore aggiunto per addetto) nei capoluoghi metropolitani con 71.200 euro per addetto, a fronte del minimo di Messina, che è di 29.200 euro.