Il gruppo Reply di Torino ha chiuso l’esercizio 2022 con un fatturato consolidato di 1,891 miliardi, in crescita del 27,5% rispetto al 2021. Positivi tutti gli indicatori di periodo. L’ebitda consolidato è stato di 340,3 milioni (+29,5%) e l'utile netto di gruppo è stato di 192,2 milioni, in aumento del 26,1% rispetto ai 150,7 milioni registrati nell’esercizio precedente.

In seguito ai risultati conseguiti, il consiglio di amministrazione di Reply ha deciso di proporre alla prossima assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo pari a un euro per azione, che verrà posto in pagamento il 24 maggio 2023.

La posizione finanziaria netta del aruppo al 31 dicembre 2022 è positiva per 70,6 milioni, a fronte dei 133,9 milioni al 30 settembre.

“Il 2022 – ha commentato Mario Rizzante, presidente di Reply - è stato un anno molto positivo per il nostro gruppo, sia in termini di crescita di fatturato che di marginalità. In questi mesi abbiamo continuato a investire, acquisendo ulteriori quote di mercato in Europa, Inghilterra e in Nord America e abbiamo arricchito di nuove componenti le nostre offerte principali sull’intelligenza artificiale, la robotica e i veicoli connessi.”

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Orsero, quotata di Albenga guidata da Raffaella Orsero, l'anno scorso, a livello consolidato ha registrato ricavi netti pari a 1,196 miliardi (+11,8% rispetto al 2021) con una crescita che ha riguardato sia la business unit Distribuzione (+9,1%) che, in maniera più rilevante, la Shipping (+37,2%). L’adjusted ebitda è stato di 76,1 milioni (+43,7%) e l'utile netto ajusted di 36,9 milioni rispetto ai 19,1 milioni registrato nell’esercizio 2021 (+93,5%). L’utile netto è ammontato a 32,5 milioni (+75,4%).

Al 31 dicembre, il patrimonio netto totale è di 201,5 milioni con un incremento di circa 25,6 milioni rispetto al precedente e l'indebitamento netto è sceso a 67,4 milioni dagli 84,3 milioni alla stessa data 2021. Il miglioramento è frutto della significativa generazione di cassa derivante dall’attività operativa per circa 54,9 milioni, bilanciata principalmente da investimenti operativi del periodo per circa 14,0 milioni, maggiori diritti d’uso Ifrs 16 pari a 15,4 milioni, oltre a dividendi pagati agli azionisti per circa 5,2 milioni e al riacquisto di azioni proprie per circa 2,2 milioni.

Il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre un dividendo ordinario di 0,35 euro per azione, per un totale lordo di 6,022 milioni.