Dopo che l'Istat ha che il Pil 2022 è aumentato del 6,8% (3,7%), i consumi finali nazionali sono cresciuti del 3,5%, gli investimenti fissi lordi del 9,4% e che il rapporto tra deficit e Pil è risultato negativo dell'8% a fronte del 9% del 2021, il Mef -ministero dell’Economia e delle finanze ha reso noto che l'anno scorso le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica sono state pari a 544,528 miliardi, con un incremento di 48,484 miliardi rispetto al 2021 (+9,8%).
L’incremento di gettito registrato nel periodo in esame è influenzato principalmente dai seguenti fattori: dal trascinamento degli effetti positivi sulle entrate che si sono determinati a partire dal 2021, dagli effetti “decreto Rilancio” e dal “decreto Agosto”, che nel biennio 2020-2021 avevano disposto proroghe, sospensioni e ripresa dei versamenti tributari, oltre che dagli effetti dell’incremento dei prezzi al consumo, che hanno sostenuto, in particolare, il gettito dell’IVA e dalla crescita sostenuta del Pil 2021 (+7,5%) che ha influenzato l’incremento di gettito delle imposte autoliquidate (Irpef +21,9%, Ires +43,4%).
Nel 2022 le imposte dirette hanno mostrato un aumento di 26,234 miliardi (+9,7%).
Il gettito dell’Irpef ha registrato un aumento di 7,635 miliardi (+3,9%). In particolare, le ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore privato hanno segnato un incremento di 1,158 miliardi (+1,4%) e le ritenute lavoratori autonomi di 776 milioni (+6,6%) mentre le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico hanno registrato un aumento di 1,681 miliardi (+1,0%). I versamenti in autoliquidazione hanno segnato un incremento di 4,127 miliardi (+21,9%).
Significativi incrementi di gettito si sono registrati per l’imposta sostitutiva sul valore attivo fondi pensioni (+103%) attribuibili sia al positivo andamento degli investimenti in essere in forme pensionistiche complementari a fine 2021, rispetto al 2020, sia agli andamenti favorevoli dei rendimenti.
Il Mef ha segnalato l’incremento del gettito dell’Ires pari a 13,805 miliardi (+43,4%) legato all’aumento del numero dei contribuenti e dei versamenti medi. Infine, l’imposta sostitutiva sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale ha mostrato una diminuzione pari a 1,648 miliardi (-15,6%) mentre si registra un incremento di 867 milioni delle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche (+32,1%).
Le imposte indirette, nel 2022, hanno registrato un incremento di gettito di 22,250 miliardi (+9,8%). All’andamento positivo ha contribuito l’Iva, con un aumento del gettito di 23,646 miliardi (+16,%).
Tra le altre imposte indirette, hanno registrato andamenti positivi le entrate dell’imposta di bollo (++8,1%), dell’imposta di registro (+7,8%) e dell’imposta sulle assicurazioni (+1%).
Le entrate relative ai giochi hanno mostrato un aumento di 2,102 miliardi (+16,8%).
Il gettito del 2022 relativo alle entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo ha evidenziato un incremento pari a 3,684 miliardi (+42,9%).
Il Mef ha aggiunto che a gennaio 2023 le entrate tributarieammontano a 41,768 miliardi, con un incremento di 507 milioni di euro rispetto allo stesso mese dell’anno 2022 (+1,2%). Le imposte dirette segnano una variazione in aumento del 3,3% mentre le imposte indirette registrano una diminuzione pari al 3,2%.