Gianluca Ferrero, noto commercialista torinese, neo presidente della Juventus, a gennaio ha esordito volta nella classifica dei primi cento top manager in Italia per reputazione sul web. A Ferrero, 60 anni, subentrato ad Andrea Agnelli alla guida della società bianconera, è stata attribuita la 92.a posizione nella graduatoria del mese scorsa, che vede al primo posto ancora Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, avendo preceduto anche Claudio Descalzi, ad di Eni, risalito però al secondo.
Descalzi, infatti, ha scalzato dal secondo scalino del podio di gennaio Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, che a dicembre era ancora al primo, detenuto a lungo. Il numero 1 della banca che ha come maggiore azionista la torinese Fondazione Compagnia di San Paolo è risultato terzo.
Invece, ha guadagnato una posizione John Elkann, il leader del gruppo Agnelli: è risalito alla decima dalla undicesima precedente. Ad avanzare il mese scorso, rispetto a dicembre, sono stati anche Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis (da 18° a 16° posto), Giovanni Ferrero, nato nel 1964 a Torino, patron dell'omonimo colosso dolciario fondato ad Alba dal padre Michele (da 40° a 39°), Luca Dal Fabbro, presidente di Iren (da 57° a 49°) e il ligure Marco Lanna, presidente della Sampdoria (da 76° a 70°).
Invece sono retrocessi, rispetto a dicembre, la sanremese Cristina Scocchia, amministratore delegato di Illy ma anche consigliere di amministrazione del colosso Essilor-Luxottica e di Fincantieri (da 18.a a 19.a), l'alessandrino Marco Patuano, amministratore delegato di A2A (da 20°a 23°), Benedetto Vigna, amministratore delegato della Ferrari, controllata da Exor, la holding degli eredi Agnelli (da 26° a 32°) e il genovese Alessandro Profumo, ad di Leonardo (dal 28° al 29°).
Ma anche il torinese Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo (da 29° a 31°), l'albese Oscar Farinetti (da 39° a 42°), il genovese Luigi Corradi, amministratore delegato di Trenitalia (da 53° posto a 55°), Benedetto Levi, nato a Torino nel 1988, amministratore delegato di Iliad, colosso delle telecomunicazioni (da 72° a 75°, ma era 82° a novembre, quando è entrato per la prima volta nella classifica dei primi cento top manager in Italia per reputazione sul web), Gildo Zegna, numero 1 dello storico gruppo biellese Ermenegildo Zegna, quotato alla Borsa di New York (da 75° a 77°) e Gianni Vittorio Armani, amministratore delegato di Iren (da 77° a 82°).
A gennaio hanno mantenuto gli stessi piazzamenti di dicembre Urbano Cairo, l'alessandrino-milanese che controlla anche Rcs MediaGroup (Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport) ed è il patron del Torino Calcio (13°) e il torinese Paolo Gallo, amministratore delegato di Italgas (41°),
Non figurano nella top 100 di gennaio Andrea Agnelli, che è stato in graduatoria per anni e spesso in buone posizioni, la cuneese Silvia Merlo, ad dell'impresa di famiglia e presidente della Saipem, Rodolfo De Benedetti, presidente Cir e il fratello Marco, nonché Pier Luigi Merli, il nuovo amministratore delegato della genovese Erg, Alessandro Binello, torinese, amministratore delegato e co-fondatore di Quadrivio Group, Gabriele Galateri di Genola, non più presidente delle Assicurazioni Generali (ma è presidente dell'Istituto Italiano di Tecnologie e, fra l'altro, consigliere di amministrazione della Moncler e della Lavazza), Marco Durante e Floriano Masoero.