Notizie | 15 febbraio 2023, 10:35

Debito pubblico nel 2022 salito di 84,4 miliardi

Al 31 dicembre del 2022 il debito delle Amministrazioni pubbliche italiane era pari a 2.762,5 miliardi, mentre a fine 2021 il debito ammontava a 2.678,1 miliardi ed era pari al 150,3% del Pil. Lo ha comunicato la Banca d'Italia, spiegando che l’aumento del debito nel 2022 (84,4 miliardi) ha riflesso sia il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (54 miliardi) sia l’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione del cambio (34,4 miliardi).

Le disponibilità liquide del Tesoro sono diminuite di 4 miliardi, a 43,5.

Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito consolidato delle Amministrazioni centrali è cresciuto di 85 miliardi, a 2.675,3, mentre quello delle Amministrazioni locali si è ridotto di 0,6 miliardi, a 87 (in particolare, 39,1 miliardi si devono alle Regioni e alle Province autonome, 32,4 miliardi ai Comuni, 5,6 miliardi alle province ordinarie e alle Citta metropolitane, 9,9 miliardi agli altri enti publici territoriali). Il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente stabile.

Lo scorso dicembre la vita media residua del debito era pari a 7,7 anni, da 7,6 del 2021.

Nel corso del 2022 la quota del debito detenuto dalla Banca d’Italia è cresciuta ulteriormente per effetto degli acquisti di titoli pubblici nell’ambito dei programmi decisi dall’Eurosistema, collocandosi al 26,1% alla fine dell’anno (dal 25,3 per cento al termine del 2021) e risultando pari a 721 miliardi.

Ammontava invece a 749,4 miliardi, a fine novembre, il debito pubblico italiano in capo ai residenti esteri (fondi sovrani, investitori istituzionali, banche, singoli risparmiatori).


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