Notizie - 04 febbraio 2023, 19:05

Venture capital italiano: record di 2 miliardi

Gian Enrico Plevna

Gian Enrico Plevna

Un traguardo non solo raggiunto ma addirittura superato: gli investimenti sul mercato italiano del venture capital hanno superato la cifra record di 2 miliardi di euro con 324 operazioni concluse. Le start-up e scale-up italiane sembrano non risentire del sentiment negativo che serpeggia fra le loro colleghe straniere: mentre i mercati UK e tedeschi registrano volumi di investimento stabili, le aziende innovative italiane segnano un +67% rispetto al 2021.

Sono solo alcuni dei dati e delle evidenze raccolte dallo studio annuale di EY, il “Venture Capital Barometer” dedicato agli investimenti in materia di Venture Capital di start-up e scale-up italiane.

Lo si legge sul sito di ADB Corporate Advisory, il quale riporta che, se a livello numerico, si registra in Italia una lieve diminuzione delle operazioni in termini assoluti (erano state 336 nel 2021) è necessario considerare che il ticket medio di investimento – ovvero il valore dell’investimento in sé – sia quasi raddoppiato, passando dai 3,7 miliardi del 2021 ai 6,4 miliardi del 2022.

“Cosa ci dice questo sul mercato del venture capital italiano oggi? In primo luogo - risponde ADB Corporate Advisory, società torinese fondata e presieduta da Gian Enrico Plevna - che il mercato è in ascesa e che gli investimenti in ricerca e sviluppo stanno vivendo un momento di forte espansione; ma soprattutto che l’economia del nostro Paese si rivela in grado di concludere deal di dimensioni importanti, in avvicinamento rispetto agli standard di mercati più maturi”.

In questo contesto pesano, senza dubbio, grandi deal che hanno segnato positivamente il nostro mercato come il round di investimenti di Satispay (320 milioni), Scalapay (215) e Newcleo (300) ed è anche grazie a questi che il valore degli investimenti è raddoppiato rispetto al 2021.

Un’ulteriore riflessione importante emersa dallo Studio rilasciato di EY è sull’appeal del nostro mercato: il venture capital italiano sta infatti diventando sempre più accattivante per gli investitori internazionali ,che nel 2022 hanno avuto un ruolo importante coprendo circa il 40% del totale degli investimenti effettuati.

Il “Venture Capital Barometer” elenca i settori in cui si sono concentrati gli investimenti: fintech: il settore che unisce la tecnologia e la digitalizzazione con il mondo finance. Qui si registrano 712 milioni di euro (+179% rispetto al 2021); energy & recycling: uno dei settori più attenzionati in questo particolare momento, in ragione delle spinte green e in generale di sostenibilità. Il settore ha infatti registrato 346 milioni, con +110%.

    Inoltre: health & life science, mercato in cui la ricerca è uno dei tasselli fondamentali per essere competitivi, con un totale di 284 milioni (+186% rispetto al 2021) e proptech: si tratta dell’innovazione tecnologica dedicata al settore real estate, in grado di risollevare il mercato immobiliare restato molto indietro rispetto ad altri field da un punto di vista tech e digital. Il proptech ha attirato 172 milioni (+ 17%).

“È importante sottolineare un altro concetto – si legge ancora sul sito di ADB Corporate Advisory - sempre seguendo le parole di commento al Report EY, questo slancio del mercato “è stato possibile grazie all’impatto di adeguate politiche di investimento pubblico supportate da strumenti di intervento dedicati, che hanno consentito la valorizzazione delle relazioni tra investitori pubblici, privati, università, istituti di ricerca, incubatori e aziende, in grado di favorire processi di innovazione”.

Comunque, la crescita registrata nel 2022 rispetto al 2021 è stata fortemente trainata dal maggior numero di investimenti effettuato su società in fase di growth equity (ovvero investimenti verso aziende più mature, che hanno già superato i primissimi anni come start-up) con 1,085 miliardi (spalmati su 7 deals) rispetto ai 441 milioni del 2021 (5 deals) e dalla grande crescita di risorse finanziarie stanziate nei round di Series C (ticket tra i 15 e i 30 milioni) con un controvalore di 204 milioni (suddivisi tra 10 deals) rispetto ai 57 milioni del 2021 (su 3 deals).

Come prevedibile, la distribuzione geografica mostra uno spaccato del nostro Paese molto complesso. Considerando il numero di operazioni e l’ammontare degli investimenti troviamo al primo posto la Lombardia con 1,29 miliardi di euro in 166 operazioni; al secondo il Piemonte con 38 operazioni per un controvalore totale di 427 milioni e al terzo la Toscana con 16 operazioni e un totale di 100 milioni investiti (la Liguria ha registrato 8 operazioni con l'investimento complessivo di 22 milioni).

“Il connubio fra venture capital e settori ad alto tasso tecnologico e di sviluppo appare dunque quasi scontato e deve essere, in questo momento, supportato non solo da fondi privati ma anche pubblici” secondo ADB Corporate Advisory, per la quale “questo è il momento in cui le aziende, per crescere, devono scegliere di investire in ricerca e sviluppo e gli advisor, i consulenti specializzati, devono affiancarle sulla strada della ricerca degli investimenti. Diversamente sarà difficile nel 2023 eguagliare i risultati del 2022 e superarli”.

Per questo ADB Corporate Advisory supporta le imprese che si avviano al fundraising in qualunque fase di sviluppo, per dare loro la possibilità di essere ancora più competitive sul mercato grazie a una costante ricerca di investitori pronti a supportare la crescita aziendale: “insieme al nostro network di rapporti consolidati con i principali operatori di private equity e venture capital e alla nostra esperienza come advisor, possiamo accompagnare il lancio e la crescita di un’azienda che sceglie di investire in sé stessa e nelle proprie idee”.



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