“Lo scorso anno si è concluso con risultati finanziari eccezionali, che hanno raggiunto e superato la nostra guidance, stabilendo nuovi record in tutte le metriche, come un utile netto di 939 milioni di euro e una generazione di free cash flow industriale di 758 milioni. Questi dati pongono le basi per un 2023 ancora più forte, alimentato da una persistente domanda elevata dei nostri prodotti in tutto il mondo”.
E' il primo commento di Benedetto Vigna, amministratore delegato di Ferrari. Il quale ha aggiunto: “Nonostante il complesso scenario macroeconomico globale, guardiamo avanti con grande fiducia, incoraggiati dai numerosi segnali e risultati di un’azienda in evoluzione. Stiamo innovando costantemente i nostri prodotti e processi, avvicinandoci ai nostri obiettivi di decarbonizzazione. Tutto questo è possibile grazie alla collaborazione, alla volontà di progresso, all'apprendimento continuo, al focus e alla fiducia che contraddistinguono le nostre persone”.
Nel 2022, le consegne totali della Ferrari sono state 13.221, il 18,5% in più rispetto al 2021; i ricavi netti sono ammontati a 5,095 miliardi (+19,3%), l'ebitda è stato di 1,773 miliardi (+15,8%) e l'utile netto di 939 milioni, pari a 5,09 euro per azione. La generazione di free cash flow industriale è risultata pari a 758 milioni.
Nel portafoglio prodotti dell’esercizio sono compresi nove modelli con motore a combustione interna e tre modelli a motore ibrido, che hanno rappresentato rispettivamente il 78% e il 22% delle consegne totali.
L'aumento delle consegne nel corso dell'anno – 2.066 in più - è stato trainato dalla Ferrari Portofino M e dalla famiglia SF90, nonché dalla fase di accelerazione della 296 GTB e della 812 Competizione. Nel quarto trimestre 2022 sono iniziate le consegne delle prime Daytona SP3.
Tutte le aree geografiche hanno contribuito positivamente. La regione Emea ha registrato un aumento dell’8,5%, le Americhe sono cresciute del 21,8%, la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno riportato un incremento del 72,6% e la regione resto dell’Apac è cresciuta del 17,1%.