Notizie | 31 gennaio 2023, 18:53

Fabi svela la stangata su mutui e credito al consumo

Fabi svela la stangata su mutui e credito al consumo

In vista della prossima riunione della Bce, che potrebbe deliberare un nuovo aumento di mezzo punto base, portando il tasso base al 3%, ecco alcuni dati e previsioni della Fabi, il sindacato nazionale dei bancari, su come è cambiato il credito alle famiglie del nostro Paese.

Le famiglie indebitate, in Italia, sono 6,8 milioni, pari a circa il 25% del totale: di queste, 3,5 milioni hanno un mutuo per l’acquisto di una casa.

Nel corso del 2022, i tassi di interesse sui prestiti sono notevolmente aumentati e nuovi incrementi sono inevitabili se, come previsto, il costo del denaro verrà ulteriormente aumentato.

Per quanto riguarda i nuovi mutui, le rate di quelli a tasso fisso sono quasi raddoppiate, mentre per quelli a tasso variabile il “rimborso” mensile è salito del 24%.

Più nel dettaglio, Fabi ha calcolato che per un mutuo a tasso fisso da 200.000 euro a 25 anni (il tasso medio applicato dalle banche è del 3,9%), la rata mensile è di 1.056 euro; per un prestito da 100.000 euro, sempre di 25 anni, col tasso al 3,7%, la rata mensile è, invece, di 517 euro.

Quanto ai vecchi mutui, invece, nessuna differenza per quelli a tasso fisso, mentre le rate di quelli a tasso variabile hanno subito aumenti fino al 43%; vuol dire che chi pagava una rata di circa 500 euro al mese, oggi paga, al mese, 715 euro, ovvero 215 euro in più.

Il valore complessivo dei mutui per l’acquisto di abitazioni ammontava, a fine novembre, a 426 miliardi di euro, in crescita di 50 miliardi rispetto a fine 2017 (+13,5%).

Le rate dei vecchi mutui a tasso fisso, cioè quelli erogati fino alla fine del 2021/ inizio 2022, non cambiano e resteranno intatte fino al termine del piano di rimborso.

I nuovi mutui a tasso fisso sono passati da un interesse medio di circa 1,8% anche oltre il 4%, con le rate mensili che, pertanto, possono risultare, sulla base delle offerte delle banche, anche raddoppiate.

I nuovi mutui a tasso variabile sono arrivati al 2,8% dallo 0,6% di fine 2021: vuol dire che per un prestito da 150.000 euro della durata di 20 anni la rata mensile oggi è di 825 euro, ben 160 euro in più (+24%) rispetto a quella che si sarebbe ottenuta un anno fa ovvero 665 euro.

La Fabi ricorda poi che tra credito al consumo e prestiti personali, le banche hanno erogato 256 miliardi di euro di prestiti ai cittadini, valore in crescita di circa 2 miliardi rispetto al 2017 (+1%).

“A fine 2021 il tasso d’interesse medio era dell’8,1%, oggi è del 10,9%” scrive il sindacato dei bancari, aggiungendo che per acquistare un’automobile da 25.000 interamente a rate, con un finanziamento da 10 anni, il costo totale passa da 37.426 euro a 42.272 euro, con una differenza complessiva di 4.847 euro (+13%) e per acquistare una lavatrice da 750 euro interamente a rate, con un finanziamento da 5 anni, il costo totale passa da 942 euro a 1.012 euro, con una differenza complessiva di 70 euro (+7,5%).


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