Notizie | 30 gennaio 2023, 15:17

Come è composta la ricchezza delle famiglie

Come è composta la ricchezza delle famiglie

 “Alla fine del 2021, la ricchezza netta delle famiglie italiane, misurata come somma delle attività reali (abitazioni, terreni, altri immobili) e delle attività finanziarie (depositi bancari, titoli, azioni, ecc.), al netto delle passività finanziarie (prestiti a breve termine, a medio e lungo termine e altri debiti), è risultata pari a 10.422 miliardi di euro, ossia 176 mila euro pro capite”.

Lo riporta il sito della Banca del Piemonte (www.bancadelpiemonte.it), citando gli ultimi dati della Banca d'Italia, dai quali si ricava che la ricchezza netta è aumentata di oltre 300 miliardi a valori correnti rispetto all’anno precedente (+3%), proseguendo la crescita iniziata nel 2019 e non interrotta dalla crisi pandemica (ma in termini reali, la ricchezza netta si è ridotta dell’1,1%, in controtendenza rispetto a quanto osservato nel 2020).

Le attività reali delle famiglie italiane (6.186 miliardi di euro) sono aumentate dello 0,3% a prezzi correnti (+16 miliardi), soprattutto per effetto delle abitazioni (+23 miliardi), il cui valore ha registrato una crescita per la prima volta dal 2012. Il valore degli immobili non residenziali, invece, si è ridotto (-1,5%), proseguendo la fase di contrazione in atto dal 2012.

La Banca del Piemonte aggiunge inoltre che le attività finanziarie (5.237 miliardi) hanno segnato una crescita più robusta rispetto a quelle reali, pari al 6,6% (per un controvalore di 325 miliardi), trainata prevalentemente dalle azioni (+150 miliardi) e dalle quote di fondi comuni (+89 miliardi). È stata rilevante anche la crescita dei depositi (+70 miliardi), seppure meno accentuata di quanto osservato nel 2020 (+104 miliardi).

A differenza di quanto registrato l'anno prima, nel 2021 la crescita della ricchezza finanziaria delle famiglie è tornata a beneficiare ampiamente dei guadagni in conto capitale (+4,3%, per un aumento complessivo di 210 miliardi), legati soprattutto alle azioni e alle quote di fondi comuni.

Quanto alle passività finanziarie delle famiglie, sono aumentate del 3,7%, superando la soglia dei 1.000 miliardi. Si è osservato, in particolare, un incremento della componente dei prestiti (+3,8%).

Dai dati della Banca d'Italia emerge, fra l'altro, che la ricchezza netta delle imprese a fine fine 2021 è risultata pari a 880 miliardi, l'8% in meno rispetto al 2020. Infatti, a fronte di un incremento della ricchezza lorda di circa 150 miliardi, a cui ha fortemente contribuito l’aumento dei depositi (+49 miliardi), le passività sono cresciute di 225 miliardi, principalmente per effetto dell’aumento del valore delle azioni e altre partecipazioni.

Tra le attività reali delle imprese, dopo la contrazione del 2020, ha ripreso a crescere il valore degli impianti e macchinari (+4,1%) che, insieme a quello delle altre opere (+5,7%), ha più che controbilanciato il calo del valore degli immobili.

Nel caso delle società finanziarie, poi, tra il 2020 e il 2021 la ricchezza netta è scesa da 717 a 686 miliardi. L’aumento della ricchezza lorda (+416 miliardi), costituita quasi esclusivamente da attività finanziarie, è risultato infatti inferiore a quello delle passività (+447 miliardi), il cui aumento è stato guidato dalla raccolta di depositi (+9,9%).

Infine, le amministrazioni pubbliche: alla fine del 2021 presentano un indebitamento netto di 1.467 miliardi, anche se il totale delle loro attività, sia finanziarie sia reali, è cresciuto del 3,6%; in particolare per quelle reali, la crescita è stata guidata dall’aumento del valore delle opere del genio civile (+24 miliardi) e degli immobili non residenziali (+9 miliardi).

“Tornando alle famiglie – riferisce ancora la Banca del Piemonte - Banca d'Italia ha rilevato che alla fine del 2021 oltre la metà della loro ricchezza lorda era composta da attività reali (54%) e, in particolare, da abitazioni (45%) e immobili non residenziali (6%). Quanto all’incidenza delle attività finanziarie è salita al 46% dal 44% del 2020. In particolare, nel portafoglio finanziario si è osservata una costante diminuzione della quota di titoli (dall’8 al 2%, tra il 2005 e il 2021) a favore di altri strumenti finanziari, in particolare quelli del risparmio gestito (dall’11 al 17% nello stesso arco temporale)”.

Lo stock di azioni e altre partecipazioni (nel 2021 pari all’11% del totale della ricchezza lorda) è aumentato di un punto percentuale rispetto al 2020, riavvicinandosi ai livelli del 2005 (12%).

Comunque, la ricchezza netta delle famiglie italiane cresce meno che negli altri Paesi: a fine è risultata pari a 8,6 volte il reddito disponibile, valore superiore a quelli di Germania, Regno Unito e Stati Uniti, ma inferiore a quanto registrato dalle famiglie canadesi, francesi e spagnole.

Misurata poi in rapporto alla popolazione, la ricchezza netta pro capite delle famiglie italiane alla fine del 2021 era inferiore a quella di tutti gli altri Paesi, a eccezione della Spagna.


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