Proposte | 19 gennaio 2023, 16:58

Quella straordinaria Pieve di Oleggio

Quella straordinaria Pieve di Oleggio

di Francesco Amadelli*

In Piemonte vi sono dei luoghi di alto valore artistico e storico, sconosciuti anche a tanti piemontesi. Uno di questi è senz’altro la Pieve di Oleggio, che potrebbe apparire interessante come tanti altri siti antichi della regione, se non fosse per delle particolarità che la rendono unica.

Innanzitutto sorge all’interno della zona cimiteriale della cittadina, ciò ne costituisce la maggiore peculiarità, in quanto trattasi di un caso molto raro se non unico non solo in Piemonte.

Costruita in stile protoromanico nell’anno 973, fu edificata in mattoni cotti e pietre in un luogo all’epoca isolato nella speranza costituisse punto di concentrazione per altri insediamenti urbani data la scarsa densità di popolazione dedita all’agricoltura. In essa si amministrava il battesimo, solitamente una volta l’anno, a Pasqua, in coincidenza con la Resurrezione di Gesù.

Il primo documento ufficiale che ne sancisce la presenza risale al 1133; divenne in seguito chiesa arcipretale fino al 1370, quando le funzioni religiose furono spostate nella chiesa nuova a Oleggio, ed essa fu relegata alle semplici funzioni cimiteriali, ovvero il cimitero sorse attorno alla pieve e non il contrario. Soffrì un deciso abbandono per diversi secoli fino al XVII allorchè fu imbarocchita secondo la nuova tendenza architettonica.

Giunse al 1920, anno in cui fu completamente restaurata. L’operazione avvenne senza tenere in conto come alcuni fregi antichi costituissero un valore aggiunto per l’intero complesso i quali andarono perduti irrimediabilmente. La Pieve tornò comunque al romanico originale.

La Basilica all’interno è a tre navate con archetti a mattoni, poche le entrate e le murature più antiche sotto la navata destra sono di origine longobarda. La copertura del soffitto e a capriate lignee, le colonne quadrangolari e la cripta si trova sotto l’altare maggiore, mentre fa bella mostra di sé un crocifisso ligneo sopra la balaustra dell’abside; molti affreschi all’interno risalgono al XI secolo.

Ma chi partecipò così attivamente all’edificazione di questo gioiello? Pare sempre più probabile la presenza di maestranze lombarde, allora molto quotate. Sono presenti altresì manufatti di origine bizantina, la cui esistenza pare sia stata originata a seguito del viaggio a Costantinopoli del Vescovo Oddone, residente a Oleggio.

Pregevole l’affresco dietro l’altare riproducente Cristo benedicente assieme ad altri personaggi vetero-testamentari. Si continua quindi con una serie di affreschi del XIII secolo e una pala d’altare del periodo a cavallo fra XIII e XIV secolo. La cripta di forma romanica sotto l’altare mostra affreschi gotici.

Come si può notare il tempo ci ha lasciato in eredità una vera chicca che, sebbene danneggiata dai molti eventi succedutisi, rappresenta un unicum storico-artistico in Piemonte. Vi invitiamo a visitarlo. Ingresso libero.

* Scrittore




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