Notizie - 17 gennaio 2023, 17:20

Nuovi mutui casa. tasso salito al 3,09%

Nuovi mutui casa. tasso salito al 3,09%

A dicembre 2022, i prestiti bancari a imprese e famiglie sono aumentati del 2,1% rispetto a un anno fa, ammontando così a 1.340 miliardi di euro. Tale evidenza emerge dalle stime dell'Abi basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia. L’aumento è del 3,8% per i prestiti alle famiglie.

Nello stesso mese, a seguito dei rialzi dei tassi Bce, i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento registrano le seguenti dinamiche: il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 3,22% (2,96% nel mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è pari al 3,44% (2,94% il mese precedente; 5,48% a fine 2007) e il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è il 3,09% (3,06% il mese precedente, 5,72% a fine 2007).

Fra l'altro, l'Abi ha comunicato che le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a novembre 2022 sono pari a 16,3 miliardi di euro, in lieve calo (circa 350 milioni) rispetto al mese precedente (-2,1%) e inferiori di circa 1,3 miliardi rispetto a novembre 2021. Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi) il calo è di 72,6 miliardi.

Di conseguenza, il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è pari allo 0,92% a novembre 2022 rispetto all’1,02% di novembre 2021 (4,89% a novembre 2015).

Quanto alla raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni), a dicembre 2022 risulta in calo dell'1,2% su base annua, essendo pari a 2.044,4 miliardi. Anche i depositi sono scesi, nello stesso mese, di 24,1 miliardi di euro rispetto a un anno prima (variazione pari a -1,3% su base annuale), eisultando così di 1.835,4 miliardi; mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è rimasta invariata rispetto a un anno prima (209 miliardi).

La riduzione dei depositi è imputabile prevalentemente alle imprese (-33,4 miliardi di euro tra luglio e novembre 2022) che avevano registrato tra dicembre 2019 e luglio 2022 un incremento dei depositi di oltre 130 miliardi di euro; mentre per la raccolta indiretta, cioè agli investimenti in titoli custoditi presso le banche (sia in gestione sia detenuti direttamente della clientela) si rileva un incremento, ben maggiore, di circa 82 miliardi tra luglio e novembre 2022, di cui 56,7 miliardi riconducili alle famiglie, alle imprese e il restante agli altri settori (imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione).

A dicembre, il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è in Italia 0,62% (0,58% nel mese precedente) a effetto del tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito), 0,46% (0,42% nel mese precedente); del tasso sui PCT, che si colloca allo 0,92 % (1,67% il mese precedente) e del rendimento delle obbligazioni in essere, 2,12% (2,07% nel mese precedente).

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