Grandi novità e sorprese nella classifica di fine anno dei cento top manager per reputazione sul web. Fra l'altro, proprio a dicembre, Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, ha perso il primo posto, che deteneva da tempo. Il numero 1 della banca che ha come maggiore azionista la torinese Fondazione Compagnia di San Paolo è sceso al secondo posto, essendo stato sorpassato allo sprint finale da Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, che a novembre era terzo, dietro a Claudio Descalzi, ad Eni, passato dal secondo all'ultimo gradino del podio.
Inoltre, Andrea Agnelli, non figura nella top 100 di dicembre. Il presidente uscente della Juventus è stato in graduatoria per anni e spesso in buone posizioni. Mentre hanno fatto notevoli balzi in avanti Giovanni Ferrero, Luigi Corradi e Benedetto Levi.
In particolare, il genovese Luigi Corradi, amministratore delegato di Trenitalia, ha guadagnato tredici posizioni nell'ultimo mese, salendo così dal 66° al 53° posto e di dodici è avanzato Giovanni Ferrero, nato nel 1964 a Torino. Il patron dell'omonimo colosso dolciario fondato ad Alba dal padre Michele, da 52° è diventato 40°.
Altro grande salto è stato fatto da Benedetto Levi, l'amministratore delegato di Iliad, colosso delle telecomunicazioni. Nato a Torino nel 1988, Levi si è piazzato 72° mentre era 82° a novembre, quando ha esordiuto nella classifica dei primi cento top manager in Italia per reputazione sul web.
A scalare posizioni, nel mese appena passato, tra i top manager che fanno riferimento al Nord Ovest, sono stati anche Gianni Vittorio Armani, amministratore delegato di Iren, salito dall'85° al 77° posto, l'alessandrino Marco Patuano, amministratore delegato di A2A (dal 25° posto di novembre al 20° di dicembre), il genovese Alessandro Profumo, ad di Leonardo (dal 31° al 28°) e Luca Dal Fabbro, presidente di Iren (dal 60° al 57°) e Benedetto Vigna, amministratore delegato della Ferrari, controllata da Exor, la holding degli eredi Agnelli (da 32° a 26°).
A dicembre hanno mantenuto gli stessi piazzamenti di novembre John Elkann, il leader gruppo Agnelli, undicesimo, Urbano Cairo, l'alessandrino-milanese che controlla anche Rcs MediaGroup (Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport) ed è il patron del Torino Calcio (13°), Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo (29°), Paolo Gallo, amministratore delegato di Italgas (41°), Gildo Zegna, numero 1 dello storico gruppo biellese Ermenegildo Zegna, quotato alla Borsa di New York (75°) e il ligure Marco Lanna, presidente della Sampdoria (76°).
Invece, il mese scorso sono retrocessi la sanremese Cristina Scocchia, amministratore delegato di Illy ma anche consigliere di amministrazione del colosso Essilor-Luxottica e di Fincantieri (da 17.a a 18.a), Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis (da 18° a 19°) e l'albese Oscar Farinetti (da 33° a 39°).
La classifica di dicembre, oltre ad Andrea Agnelli, non comprende, top manager che sono stati presenti nei mesi passati, fra i quali la cuneese Silvia Merlo, ad dell'impresa di famiglia e presidente della Saipem, Rodolfo De Benedetti, presidente Cir e il fratello Marco, nonché Pier Luigi Merli, il nuovo amministratore delegato della genovese Erg, Alessandro Binello, torinese, amministratore delegato e co-fondatore di Quadrivio Group, Gabriele Galateri di Genola, non più presidente delle Assicurazioni Generali (ma è presidente dell'Istituto Italiano di Tecnologie e, fra l'altro, consigliere di amministrazione della Moncler e della Lavazza), Marco Durante e Floriano Masoero.