In occasione della Giornata internazionale contro la violenza delle donne (25 novembre), Intesa Sanpaolo ricorda il suo contributo per contrastare il fenomeno. Da gennaio 2019 a oggi, il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale, in capo alla Presidenza del Gruppo, ha destinato oltre 3,5 milioni di euro a progetti di contrasto alla violenza contro le donne. I progetti sostenuti dal Fondo si rivolgono a sostenere le donne e i minori con servizi di assistenza, supporto e accoglienza.
Numerosi i Centri, gli Sportelli Antiviolenza e le Case Rifugio supportati dal Fondo. Tra le attività sviluppate percorsi psicologici, laboratori e gruppi di auto mutuo aiuto, pensati per accrescere consapevolezza e stima di sé e interventi per far raggiungere autonomia lavorativa, abitativa e sociale alle donne accolte, oltre a servizi di conciliazione vita-lavoro. È stata, inoltre, garantita ospitalità in caso di pericolo e sostegno psicologico e legale.
Dal 2019 al 2021, le telefonate al numero antiviolenza 1522 sono aumentate dell’88% passando da circa 8.600 a 16.300. La maggior parte, oltre il 44%, riguarda violenze fisiche, il 33% violenze psicologiche e l’1% violenze economiche. In Italia i dati Istat mostrano inoltre che il 31,5% delle donne ha subìto, nel corso della propria vita, una qualche forma di violenza fisica o sessuale e che le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici.
Fra i progetti sostenuti quest'anno dal Fondo della Presidenza di Intesa Sanpaolo, è di Torino
quello denomiato “R4A - Route for Autonomy” di Articolo 10 Onlus, che si pone come obiettivo il supporto e l’accompagnamento socio-educativo di donne e mamme migranti in condizioni di fragilità socio-economica e/o vittime di violenza, attraverso percorsi che agevolino la formazione professionale e l’autonomia lavorativa come mezzo di inclusione e coesione sociale.
Le beneficiarie vengono supportate attraverso quattro strumenti integrati tra loro, in particolare: attivazione di tirocini formativi finalizzati alla formazione professionale (bilancio delle competenze, orientamento e tutoring) o incentivi all'assunzione destinati alle aziende; accompagnamento socio-educativo, che prevede una presa in carico più approfondita sui seguenti ambiti: ricerca o ampliamento attività lavorativa (compresa l’attivazione di tirocini formativi e il supporto per l'avvio di imprese individuali); salute e utilizzo del SSN inserimento scolastico/supporto educativo minori; supporto alle mamme per la conciliazione vita familiare-lavoro.