Notizie | 18 novembre 2022, 15:48

In Piemonte Black Friday da 250 milioni

Nella settimana degli sconti solo il 29% acquista nei negozi di vicinato - Ecco che cosa di compra - Anticipo dei regali di Natale

Giancarlo Banchieri

Giancarlo Banchieri

Pubblicità e promozioni dirette a tamburo battente, quote di mercato che “traslocano” dai negozi fisici alle piattaforme on line: anche in Piemonte la settimana del Black Friday, appena partita, rischia di rappresentare un ulteriore duro colpo per il piccolo commercio.

Circa un milione di piemontesi ha già deciso di approfittare degli sconti e di fare almeno un acquisto nella settimana degli sconti, con un budget medio di 261 euro a persona, per un totale di oltre 250 milioni. Ma solo il 29% acquisterà nei negozi di vicinato, che, comunque, non possono permettersi di praticare gli sconti folli dei giganti del web, i quali anche in questo modo li mettono fuori gioco.

È quanto emerge da un sondaggio condotto da Confesercenti con Ipsos.
Quest’anno, il periodo degli sconti si è esteso ben oltre i confini della settimana del Black Friday, (offerte già dal primo novembre), caratterizzata da una campagna pubblicitaria di dimensioni inedite: l’86% degli italiani maggiorenni – circa 32 milioni di persone – ha ricevuto un’offerta promozionale diretta, soprattutto via mail (79% delle indicazioni), sms (27%), whatsapp (18%), o telefono (11%). A essere bersagliate soprattutto le donne, tra cui l’88% dichiara di essere stata raggiunta da un’offerta.
Protagonisti di questo Black Friday saranno gli acquisti di prodotti moda. Il 64% degli intervistati, infatti, annuncia l’intenzione di acquistare capi d’abbigliamento, calzature o accessori moda, approfittando degli sconti. Seguono elettronica ed informatica, che raccolgono il 57% delle intenzioni di acquisto, ed elettrodomestici – dalle tv alle lavatrici – indicati dal 41%; mentre il 32% cerca prodotti per la casa. Ma c’è anche un 9% interessato ad altri tipi di prodotti, principalmente giocattoli, libri, oggetti da collezione, cosmetici e altri prodotti di profumeria.
Il 57% di chi comprerà al Black Friday dichiara di voler utilizzare l’occasione per acquistare già un regalo per Natale: secondo le stime di Confesercenti, circa 160 milioni di euro di spesa per i regali delle feste sarà ‘anticipata’ nei prossimi sette giorni.
Complessivamente si verificherà un travaso che danneggia la rete del retail fisico, visto che il Black Friday si è configurato ormai come un evento soprattutto online: solo il 29% dei piemontesi farà un acquisto in un negozio di prossimità (il 15% in un negozio di vicinato multimarca, il 14% in un negozio monomarca).

A fare la parte del leone saranno le piattaforme di ecommerce (64% delle indicazioni), i portali online delle catene multimarca (43%) ma anche l’acquisto direttamente sul sito web dei produttori (29%). Un ulteriore 40% acquisterà anche presso i punti vendita fisici delle grandi catene e il 19% presso supermercati e ipermercati.
Le promozioni autunnali ormai pervasive – ha commentato Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti – costituiscono un reale vantaggio per i consumatori o sono solo l’ultimo strumento del marketing? L’unico dato certo, a oggi, è la ricchezza che emigra dall’Italia attraverso le grandi piattaforme internazionali di ecommerce. Le promozioni del Black Friday e di novembre in generale stanno anticipando il Natale e dirottandolo verso il web. Occorre garantire maggiore equilibrio di mercato, invece che lasciare tutto così com’è, assistendo, senza intervenire, alla desertificazione delle nostre città, con le vetrine dei negozi oscurate da cartelli affittasi o vendesi”. Banchieri ha aggiunto: “In alcune regioni vige il divieto di effettuare vendite promozionali nei 30 giorni che precedono il Natale. Un divieto forse discutibile; ma è invece possibile che a novembre si possa fare di tutto? Vogliamo un mercato che tuteli davvero la concorrenza, o preferiamo lasciare che i giganti del web diventino monopolisti? Abbiamo finalmente un ministero delle Imprese e del Made in Italy, di cui fa parte anche la rete dei negozi di prossimità, un patrimonio e una caratteristica della nostra economia, che va tutelata come i nostri prodotti”.


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