Proposte | 17 novembre 2022, 16:07

La "Fuga in Svizzera" di Amadelli

La "Fuga in Svizzera" di Amadelli

di Henry Marchi

L’8 settembre 1943 l’Italia crolla e con essa crollano speranze e illusioni. Un tenente dell’Aeronautica, assieme ad altri militari, si salverà raggiungendo la Svizzera. La salvezza avrà un amaro prezzo e una spiacevole verità emergerà dopo la guerra.

E’ in libreria il nuovo romanzo di Francesco Amadelli pronto a raccontarci la storia, in parte biografica, del padre ufficiale dell’Aeronautica nel settembre del 1943. Rimasto unico ufficiale, privo totalmente di qualsiasi esperienza bellica, giovane e sbandato come tutto il nostro esercito riuscirà a condurre altri subalterni da Milano alla Svizzera, schivando pericoli e imboscate tesi dai nazisti. Anche la permanenza in Svizzera per quasi due anni avrà risvolti drammatici.

Una moglie con un bambino appena nato, un’amante alla quale ha taciuto la propria unione, una fuga attraverso le montagne sono la cornice a un’avventura che si concluderà con la salvezza e il ritorno a casa dopo il conflitto. Superato il periodo ritenuto il più pericoloso e doloroso della sua vita avrà l’amara sorpresa di scoprire come il tradimento e lo spionaggio lo abbiano coinvolto, suo malgrado, tramite una misteriosa lettera.

Amara e infelice la storia si conclude con un inno alla vita. Un ultimo capitolo viene dedicato al suocero, anch’egli coinvolto nei fatti bellici superati con estremo coraggio.

Appassionante e pulsante “Fuga in Svizzera” (Abrabooks Narrativa) va letto con attenzione pensando come il pericolo della guerra incomba sempre sull’umanità e i recenti fatti lo dimostrano.



Ti potrebbero interessare anche: