Manager | 07 novembre 2022, 12:40

Reputazione top manager, avanzata di Giovanni Ferrero

In testa alla classifica dei primi cento a ottobre ci conferma Carlo Messina - Hanno perso posizioni Andrea Agnelli, John Elkann, Carlos Tavares e Urbano Cairo

Giovanni Ferrero

Giovanni Ferrero

E' il piemontese Giovanni Ferrero, patron del gruppo dolciario nato ad Alba e uno degli imprenditori più ricchi al mondo, ad avere fatto registrare, a ottobre, il più forte avanzamento nella classifica dei primi cento top manager in Italia per reputazione sul web. Giovanni Ferrero, nato a Torino nel 1964, infatti è salito al 65° posto dal 74° di settembre, guadagnando così nove posizioni, una in più del ligure Luigi Corradi, amministratore delegato di Trenitalia, risultato 58° mentre era 66° nella graduatoria del mese precedente.

Un balzo, a ottobre, l'ha fatto anche l'albese Oscar Farinetti, noto fondatore di Eataly e imprenditore eclettico, che ha conquistato il 31° posto a fronte del 36° di settembre. Di tre posizioni, poi, sono avanzati Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo (dal 29° al 26°), l'alessandrino Marco Patuano, amministratore delegato di A2A (dal 32° al 29°) e il genovese Alessandro Profumo, ad di Leonardo (dal 37° al 34°). Infine, due posizioni sono state scalate dal torinese Paolo Gallo, amministratore delegato di Italgas, diventato 41°.

A mantenere lo stesso piazzamento ottenuto in settembre, invece, sono stati Carlo Messina, ceo e consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, che ha consolidato il primo posto nella classifica dei primi cento top manager in Italia per reputazione sul web, precedendo ancora Claudio Descalzi, l'ad di Eni e Francesco Starace, l'ad di Enel; la sanremese Cristina Scocchia, amministratore delegato di Illy ma anche consigliere di amministrazione del colosso Essilor-Luxottica e di Fincantieri, rimasta perciò 17.a; Gildo Zegna, numero 1 dello storico gruppo biellese Ermenegildo Zegna, quotato alla Borsa di New York (70°) e il ligure Marco Lanna, presidente della Sampdoria (76°).

Chi è indietreggiato maggiormente a ottobre è stato Andrea Agnelli, presidente della Juve e consigliere di Exor e Stellantis, sceso da 40° a 45° e solo un po' meno peggio ha fatto Benedetto Vigna, l'amministratore delegato della Ferrari, controllata Exor, sceso dal 28° al 32° posto, nonostante il buon andamento della Casa di Maranello, che però paga gli insuccessi in Formula 1, così come Andrea Agnelli paga l'uscita prematura dalla Champions oltre che i problemi della società bianconera.

Tre posizioni sono state perse a ottobre da John Elkann, il leader del gruppo Agnelli, calato all'ottavo posto dal precedente quinto. Poco meglio è finita per il portoghese-parigino Carlos Tavares, che guida Stellantis (dal 14° al 16° posto) e per Gianni Vittorio Armani, amministratore delegato di Iren (da 77° a 79°).

Infine di una posizione sono calati Urbano Cairo, l'alessandrino milanese che controlla anche Rcs MediaGroup (Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport) e nonché patron del Torino Calcio (da 12° a 13°) e Luca Dal Fabbro, presidente di Iren, 61° mentre era 60° a settembre.

Anche la classifica di ottobre non comprende, nuovamente, top manager che sono stati presenti nei mesi passati, fra i quali la cuneese Silvia Merlo, ad dell'impresa di famiglia e presidente della Saipem, Rodolfo De Benedetti, presidente Cir e il fratello Marco, nonché Pier Luigi Merli, il nuovo amministratore delegato della genovese Erg, Alessandro Binello, torinese, amministratore delegato e co-fondatore di Quadrivio Group, Gabriele Galateri di Genola, non più presidente delle Assicurazioni Generali (ma è presidente dell'Istituto Italiano di Tecnologie e, fra l'altro, consigliere di amministrazione della Moncler e della Lavazza), Marco Durante e Floriano Masoero.



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