Storia & storie | 04 ottobre 2022, 08:34

Micro car, quella Piaggio che anticipò anche la Fiat 500

Micro car, quella Piaggio che anticipò anche la Fiat 500

di Francesco Amadelli*

Nel secondo dopo-guerra, gli italiani sentono fortemente il desiderio di motorizzarsi, di essere cioè proprietari di una “macchina” con la quale muoversi a piacimento lungo le malridotte strade nazionali. Il problema non è certo facile da risolvere benché la case costruttrici italiane ed estere abbiano pronti progetti per invadere i mercati europei sottoposti a dazi doganali e pratiche burocratiche gravanti sulle vetture in maniera pesante.

Nel 1949 e fino al 1962 la ACMA, acronimo di ateliers de construction de motocycles et accessoires, viene fondata in Francia, nella cittadina di Fourchambault, in Borgogna, dalla italiana Piaggio con il precipuo scopo di produrre la Vespa e subito dopo l’Ape, evitando tutti quei problemi ai quali abbiamo accennato.

La motorizzazione di massa coinvolgerà fortemente le fabbriche di scooter e la Piaggio batterà tutti sul tempo grazie alle linee innovative accompagnate dalla meccanica molto semplice della Vespa. Inizialmente e su indicazione del ministero della Difesa francese dallo stabilimento uscirà uno strano veicolo a due ruote per uso bellico da impiegare nelle disastrose campagne di Indocina e di Algeria.

Si tratta molto semplicemente di una Vespa modificata e irrobustita per trasportare due persone, un cannone anticarro americano senza rinculo (posto longitudinalmente sotto il sellino e sporgente davanti al veicolo di circa un metro) e 6 proiettili, lungo i sentieri quasi inaccessibili del Vietnam ricoperti da foreste inestricabili non individuabili dagli aerei e da questi ultimi paracadutati in prossimità delle linee nemiche. I primi esemplari escono dallo stabilimento nel 1956 col nome di TAP 150 (ovvero Truppe aero trasportate). Il loro impiego avverrà troppo tardi dato che la disfatta di Dien-Bien-fu, avvenuta due anni prima, ne cancellerà l’utilizzo.

Medesima sorte gli toccherà in Algeria, sebbene per motivi contrari, dato che nella nazione magrebina non esistono foreste e il veicolo rimane facilmente individuabile e neutralizzabile. Il TAP 56 (anno di costruzione) sarà dotato di un motore di 100 cc portato a 150cc nella versione TAP 59, troppo pochi per pretendere spostamenti veloci su terreni accidentati. Le truppe francesi utilizzeranno gli elicotteri a cominciare dalla campagna d’Algeria benché fragili e ancora inadatti.

Nel 1952 la Piaggio cominciò a mettere in cantiere nello stabilimento di Genova il prototipo di una micro vettura le cui prove avvennero nel 1954/55 di notte e su strade secondarie per evitare sguardi indiscreti.

Vittorio Valletta, grande capo della Fiat, appena informato da Piaggio dell’intenzione di mettere in vendita una vettura di piccole dimensioni saltò sulla sedia, dato che la Fiat aveva intenzione di presentare negli anni seguenti un’utilitaria da destinare al mercato europeo. Ciò avverrà nel 1957, con la 500, il cui successo commerciale sarà indiscutibile.

La produzione della Vespa 400 di cilindrata e 14 CV fu spostata in Francia, come abbiamo detto, e solo pochi esemplari furono venduti in Italia. La vetturetta fu presentata al Salone dell’Automobile di Parigi nel 1957, ottenendo successo, oscurato in seguito dall’uscita delle utilitarie di tutte le marche italiane e straniere.

In meno di 3 metri e con un peso di soli 380 Kg. la micro-car, opera dell’ing. D’Ascanio, fu prodotta in tre versioni, montava un brillante motore due tempi di 393cc funzionante a miscela olio-benzina, cambio a 3 marce +RM, cerchi ruota da 10 pollici e tettuccio apribile. La produzione continuò fino al 1962 quando chiuse anche lo stabilimento francese.

Gli anni 50 del secolo scorso videro molti produttori cimentarsi nella costruzione di vetture lillipuziane sul modello delle Goggo-mobile convinti che presto sarebbe esplosa la voglia di autovetture di maggior cilindrata e di maggiori dimensioni nell’illusione che l’espansione del mercato automobilistico fosse illimitata. La storia dimostrerà il contrario.

* Storico dell'auto, scrittore

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