Notizie | 26 settembre 2022, 16:29

Governo Meloni, il torinese Siniscalco possibile ministro

Domenico Siniscalco

Domenico Siniscalco

Le prime parole di Giorgia Meloni dopo il trionfo elettorale del 25 settembre sono state tranquillizzanti e consapevoli che, se il presidente della Repubblica Sergio Mattarella le conferirà l’incarico di formare il nuovo Governo, lei in prima persona e tutto il centrodestra dovranno dimostrare – non solo all’Italia ma anche all’Europa, alla comunità internazionale e ai mercati finanziari – di essere all’altezza di un compito tutt’altro che facile, visti i chiari di luna che si profilano sul piano economico ed energetico oltre che sul piano internazionale.

Di sicuro, Mattarella ricorderà alla Meloni che sulla collocazione internazionale e sulle alleanze dell’Italia (Ue e Nato) non si scherza; ma particolare attenzione il Quirinale porrà sul profilo dei quattro candidati alle poltrone chiave del nuovo Governo: Economia, Interno, Esteri e Giustizia.

La poltrona di ministro dell’Economia sarà fondamentale per affrontare le sfide che attendono l’Italia in una fase pre-recessiva e di alta inflazione, ma anche per non disperdere l’eredità del Governo Draghi a partire dalla piena attuazione del Pnrr, su cui l’Unione europea punterà i suoi riflettori.

Certamente non sarà Giulio Tremonti, anche se di recente approdato in Fratelli d’Italia, a tornare ministro dell’Economia sia perchè inviso a una parte del centrodestra sia perchè ritenuto a livello europeo tra i responsabili del disastro del 2011, che portò il nostro spread a livelli stratosferici. Non sarà nemmeno Fabio Panetta, il membro italiano del board della Bce, il cui nome era circolato nelle scorse settimane tra i papabili: il suo obiettivo è diventare Governatore della Banca d’Italia alla scadenza del mandato di Ignazio Visco l’anno prossimo e perciò resterà a Francoforte.

Un’ipotesi che avanza sottotraccia per la poltronissima di Via XX Settembre è invece quella di Domenico Siniscalco che è già stato ministro dell’Economia nel 2004-5 nel Governo Berlusconi e che è attualmente vicepresident e Country manager per l’Italia della banca d’investimento americana Morgan Stanley: Siniscalco è trasversalmente stimato, conosce la macchina del Tesoro e conosce i mercati finanziari ma convincerlo a lasciare un incarico così rilevante non sarà facile.

Altra delicata poltrona è quella del nuovo ministro degli Esteri, che Mattarella insisterà perchè abbia un’impronta inequivocabilmente europeista e atlantista e garantisca fedeltà alle tradizionali alleanze internazionali dell’Italia senza cedimenti al sovranismo filo-russo di Viktor Orban.

La parola del Capo dello Stato sarà fondamentale ma attualmente due appaiono come le candidature più probabili: quella di Antonio Tajani, braccio destro di Silvio Berlusconi e già presidente del Parlamento europeo, e quella di Giulio Terzi di Sant’Agata, ambasciatore e già titolare della Farnesina, vicinissimo da sempre alla destra della Meloni. Più difficile l’ipotesi dell’attuale presidente del Copasir, Adolfo Urso.

La sconfitta elettorale di Matteo Salvini toglie una spina alla Meloni che non avrà difficoltà a negare il ritorno al Viminale al leader della Lega. Anche quì sarà importante il parere di Mattarella ma è probabile che la scelta cada su un prefetto di prima fascia, com’era la ministra uscente Luciana Lamorgese. I nomi dei ministeriabili che più circolano per il Viminale sono quelli dell’ex prefetto di Roma e già vicecapo della Polizia, Giuseppe Pecoraro, e quello dell’attuale prefetto della Capitale, Matteo Piantedosi.

Infine la Giustizia, altro ministero chiave anche nel futuro Governo. L’ex magistrato Carlo Nordio, che è entrato di recente nelle file di Fratelli d’Italia, è sicuramente tra i papabili ma non è detto che la poltrona di via Arenula diventi sua, anche perchè la Meloni dovrà tener conto degli alleati e allora una candidata per il ministero della Giustizia potrebbe essere l’avvocato e parlamentare della Lega, Giulia Bongiorno che ha fama di moderata.

* Per gentile concessione di Firstonline, giornale web di economia e finanza diretto da Franco Locatelli e presieduto da Ernesto Auci



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