Piazza Affari | 24 settembre 2022, 18:38

Juve, la pazienza e la generosità di Exor

Andrea Agnelli

Andrea Agnelli

Meno male che l'azionista di controllo, l'Exor guidata da John Elkann, è molto paziente e generoso, perché la Juventus continua a divorare un mucchio di soldi e, per di più, senza dare neppure soddisfazioni sui campi di calcio. Si è quasi perso il conto delle perdite economiche degli ultimi cinque esercizi, del costo dei diversi aumenti di capitale (l'ultimo, finora, da 400 milioni) e persino di un successo sportivo straordinario.

E anche la stagione in corso non finirà bene, almeno in termini finanziari. Infatti, la stessa società presieduta da Andrea Agnelli, dopo avere denunciato la perdita record di 254,3 milioni per l'esercizio terminato il 30 giugno scorso, ha preannunciato che se “il risultato economico e il cash-flow operativo dell’esercizio 2022/2023 - pur influenzati dal contesto economico, finanziario e politico non favorevole - sono previsti in sensibile miglioramento rispetto a quelli dell’esercizio 2021/2022, ancora penalizzato in misura significativa dagli effetti diretti e indiretti della pandemia da Covid-19”, il miglioramento atteso non è tale, al momento, da far prevedere il raggiungimento del break-even già dall’esercizio in corso.

Insomma, il pareggio di bilancio non è ancora in vista, anche se “come di consueto, l’andamento economico, patrimoniale e finanziario dell’esercizio sarà influenzato dall’andamento dei risultati sportivi - in particolare modo, della Uefa Champions League - e dalla seconda fase della Campagna Trasferimenti 2022/2023”.

Comunque, il nuovo bilancio ha evidenziato una perdita di 44,4 milioni superiore alla precedente, giustificata anche “dal perdurare dell’emergenza sanitaria connessa alla pandemia da Covid-19 e dalle conseguenti misure restrittive imposte da parte delle Autorità” ha scritto la società, precisando che “la pandemia ha influenzato in misura rilevante - direttamente e indirettamente - i ricavi da gare, i ricavi da vendite di prodotti e licenze e i proventi da gestione diritti calciatori, con un conseguente inevitabile impatto negativo sia di natura economica che finanziaria”.

Nel dettaglio, l’incremento della perdita dell’esercizio è principalmente dovuto a minori ricavi per 37,3 milioni e tale calo è originato da minori diritti televisivi e proventi media per 64,8 milioni (soprattutto per effetto del minor numero di partite di Campionato e Uefa Champions League. I

ricavi e proventi sono ammontati a 443,4 (-7,8%), mentre i costi operativi sono saliti del 7,6% a 483,4 milioni. Il risultato operativo è stato negativo per 236,7 milioni, con un peggioramento del 20% rispetto al precedente.

Sono migliorati, invece, il patrimonio netto, salito a 169,4 milioni dai 28,4 del 30 giugno 2021 e e l'indebitamento finanziario netto sceso a153 milioni dai 389,2 alla stessa data dell'anno scorso. Grazie, soprattutto, all'aumento di capitale del dicembre 2021.

A livello civilistico, l’esercizio al 30 giugno 2022 della Juventus chiude con una perdita di 253,2 milioni (rispetto alla perdita di € 209,5 milioni dell’esercizio precedente), che l’assemblea degli azionisti (exor possiede il 63,8% del capitale) sarà chiamata a coprire integralmente mediante utilizzo della riserva da sovrapprezzo azioni.

Al 30 giugno 2022 il gruppo bianconero dispone di linee di credito bancarie per 538,3 milioni, non utilizzate per complessivi 426,9 milioni (pari a circa l’80%). Le linee utilizzate sono pari a 111,4 milioni. A fronte di tali utilizzi, la società al 30 giugno 2022 dispone di liquidità per 70,3 milioni, depositata su vari conti correnti

Campagna Trasferimenti 2021/2022 Acquisti e cessioni di diritti pluriennali alle prestazioni sportive di calciatori Le operazioni perfezionate nella Campagna Trasferimenti 2021/2022 hanno comportato complessivamente un aumento del capitale investito di € 180,8 milioni, derivante da acquisizioni ed incrementi per € 228,9 milioni e cessioni per € 48,1 milioni (valore contabile netto dei diritti ceduti). Le plusvalenze nette generate dalle cessioni ammontano a € 27,9 milioni. L’impegno finanziario netto complessivo, ripartito in cinque esercizi, inclusi gli oneri accessori nonché gli oneri e i proventi finanziari impliciti sugli incassi e pagamenti dilazionati, è pari a € 132,8 milioni.

Per quanto riguarda, la prima fase della Campagna Trasferimenti 2022/2023, le operazioni perfezionate hanno comportato complessivamente un aumento del capitale investito di 28,3 milioni, derivante da acquisizioni e incrementi per 74,7 milioni e cessioni per 46,5 milioni (valore contabile netto dei diritti ceduti). Le plusvalenze nette generate dalle cessioni ammontano a 33,8 milioni.

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