Notizie - 22 settembre 2022, 17:17

Nuova accelerazione delle liti tra i contribuenti e il fisco

Nei primi sei mesi presentati 3.310 ricorsi alle Commissioni tributarie provinciali del Nord Ovest - Il record di Genova con più controversie di Torino - Al terzo posto La Spezia

Nuova accelerazione delle liti tra i contribuenti e il fisco

Nuova accelerazione delle liti tra il Fisco e i contribuenti. Nelle tre regioni del Nord Ovest, dal primo giorno di aprile all'ultimo di giugno, sono stati 1.761 i ricorsi presentati alle Commissioni tributarie provinciali (Ctp) con un valore contestato pari a 182,3 milioni di euro. Le Ctp del Piemonte hanno ricevuto 883 ricorsi (per oltre 124 milioni), mentre sono stati 844 quelli arrivati alle Ctp liguri (per quasi 56 milioni) e 34 alla Commissione tributaria della provincia di Aosta (per 2,3 milioni).

Così, sono diventati 3.310 i ricorsi presentati alle Ctp del Nord Ovest nel primo semestre di quest'anno: 1.637 in Piemonte, 1.624 in Liguria e 49 in Valle d'Aosta.

In termini assoluti, il maggior numero di nuove controversie nel primo semestre è stato registrato alla Ctp di Genova (921), che ne ha contate più anche della Ctp di Torino (857) e di quella di La Spezia, terza con 360. Seguono, in ordine decrescente, le Ctp di Alessandria (225), Cuneo (189), Savona (176), Novara (172), Imperia (167), Biella (68), Asti (65), Aosta (49), Vercelli (41) e Verbania (40).

Dai dati del Mef e dell'Agenzia delle Entrate, fra l'altro, emerge che al 30 giugno, le liti pendenti nelle Commissioni tributarie provinciali del Nord Ovest erano complessivamente 6.660, delle quali 4.006 in Piemonte, 2.548 in Liguria e 46 in Valle d'Aosta.

A livello nazionale, comunque, prosegue lo smaltimento delle controversie pendenti che, infatti, a fine giugno, si attestano a 267.804, con una diminuzione tendenziale del 10% su base annua. Il dato congiunturale con il trimestre precedente evidenzia una lieve ripresa delle pendenze (+2,24%), maggiormente rilevante nel primo grado di giudizio (+6,8%), causata dal deposito di un numero di nuovi ricorsi superiore al numero delle definizioni. Le controversie definite, pari a 46.023, registrano una diminuzione tendenziale del 14,7%.

Quanto alle nuove controversie instaurate in Italia, in entrambi i gradi di giudizio, nel secondo trimestre 2022, pari a 51.900, risultano in aumento del 38,6% rispetto all’analogo periodo del 2021. “Tale incremento – spiega il ministero dell'Economia e delle Finanze - è correlato alla ripresa delle attività di accertamento e riscossione dei tributi da parte degli enti della fiscalità”.

In dettaglio, i ricorsi presentati alle Commissioni tributarie provinciali – primo grado di giudizio - sono stati 41.047, in aumento tendenziale del 60,6%, mentre le definizioni, pari a 31.464, hanno registrato una diminuzione del 17%.

Nelle Commissioni tributarie regionali, gli appelli pervenuti nel medesimo periodo risultano pari a 10.853 unità, inferiori dell’8,6% rispetto al precedente anno; le definizioni, che si attestano a 14.559 provvedimenti, sono diminuite del 9,5%.

Sempre a livello nazionale, nelle Ctp la quota di giudizi completamente favorevoli all’ente impositore (Agenzia delle Entrate, Ae Riscossioni, Agenzia delle Dogane e Monopoli, enti territoriali) si è attestata al 51,2%, per un valore complessivo di 2,100 miliardi di euro, mentre quella dei giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata del 26,3%, per un valore di 678 milioni. La percentuale delle controversie concluse con giudizi intermedi è stata del 10,5%, per un valore complessivo di 464 milioni di euro.

Nelle Ctr la quota di giudizi completamente favorevoli all’ente impositore è stata del 53,2%, per un valore complessivo di 1,342 miliardi, mentre quella dei giudizi completamente positivi nei confronti del contribuente è stata del 28,9%, per un valore complessivo di 604 milioni. Le controversie concluse con giudizi intermedi rappresentano l’8,8%, per un valore complessivo di 706 milioni.

Intanto, continua l’aumento dei depositi dei provvedimenti digitali da parte dei giudici tributari che raggiunge circa il 79% del totale dei provvedimenti depositati.


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