Proposte - 14 settembre 2022, 07:56

Una storia d'amore ricca di follia

Una storia d'amore ricca di follia

di Francesco Amadelli

E’ Stella, moglie del vice-direttore del manicomio criminale, la figura centrale dell’appassionante romanzo di Patrick McGrath (Follia, Adelphi editore) ambientato nel 1959 nella campagna inglese. Attorno a lei si svilupperà una storia d’amore nella quale saranno coinvolti tre personaggi maschili.

Non ci troviamo nel mezzo di una storia nella quale primeggia una donna-mantide cioè capace di irretire maschi diversi per poi sacrificarli secondo i propri piaceri. Ella stessa resterà avviluppata nella storia d’amore i cui risvolti, imprevedibili ma non per questo irreali, porterà il lettore a provare sensazioni differenti talvolta in contrasto fra loro.

Non faremmo buon servizio se rivelassimo il finale, drammatico e catartico, in grado di soddisfare gli appassionati di letture forti e romantiche in egual misura.

Stella segue il marito nel suo lavoro in attesa della tanto sospirata promozione a direttore dell’istituto psichiatrico ritenuta ormai certa. Il loro rapporto, routinario e freddo, non è ravvivato neppure dalla presenza del figlio adolescente verso il quale la donna dimostra un certo distacco. Tutto potrebbe continuare secondo schemi di pura convivenza all’inglese se non fosse per la presenza di un criminale condannato per l’uccisione con decapitazione della moglie.

Edgar è il suo nome e McGrath ce lo presenta come uxoricida freddo, calcolatore dal quale tenersi a distanza per le sue reazioni inaspettate. Edgar e Stella, come prevedibile, si innamorano, si nascondono e convivono per un certo periodo di tempo fra alti e bassi che portano a ipotizzare un epilogo drammatico. Non sarà così, essi si ameranno. Stella arriverà addirittura a sentirsi protetta da quel criminale.

La terza figura maschile a presentarsi nel corso del romanzo sarà Peter, medico psichiatra, il quale raccoglierà le confidenze di Stella per tutto l’iter del racconto. Studierà e sonderà l’animo della donna fino a innamorarsene. Il resto del racconto lo lasciamo al lettore ormai coinvolto nella storia e ansioso di conoscerne l’epilogo al quale non è estraneo il figlio di Stella in un crescendo drammatico nel quale veniamo trascinati.

Se la prima parte può apparire un po’ lenta è perché l’autore desidera che il lettore rimanga assuefatto a un racconto che prelude a un cambiamento radicale di tono, suggestivo e inaspettato, vera novità dell’opera. Partire in sordina per poi stupire, un colpo di teatro che a McGrath riesce perfettamente. Sicuramente avvincente.



Ti potrebbero interessare anche:

SU