Notizie | 27 luglio 2022, 18:53

Imprese femminili, una marcia in più per l'innovazione

Al 30 giugno le aziende rosa sono 96.286 in Piemonte, 35.672 in Liguria e 2.923 in Valle d'Aosta. La densità più alta nella provincia de La Spezia (26%), la più bassa in quella di Genova (19,9%)

Imprese femminili, una marcia in più per l'innovazione

Saranno anche più piccole, più fragili e con una minore capacità di sopravvivenza, ma quanto a voglia di innovazione le imprese femminili hanno una marcia in più. E’ quanto mostra il quinto Rapporto sull’imprenditoria femminile, realizzato da Unioncamere in collaborazione con il Centro studi Tagliacarne e Si.Camera.

La ripresa post pandemia ha convinto un ulteriore 14% di imprese femminili a iniziare a investire nel digitale (a fronte dell’11% delle aziende maschili) e un 12% a investire nel green (contro il 9%). A queste si aggiunge, in misura equivalente alle imprese non femminili, un 31% di aziende che ha aumentato o mantenuto costante gli investimenti in tecnologie digitali in questi anni e il 22% che ha fatto altrettanto nella sostenibilità ambientale (contro il 23% delle altre imprese).

Le donne d’impresa, quindi, si sono lanciate nella duplice transizione che le politiche europee sostengono con forza e che rappresenta il core del PNRR italiano. Ma non senza difficoltà. La metà delle imprese femminili, infatti, ha interrotto gli investimenti o addirittura esclude di volerli avviare nel prossimo futuro.

A fine giugno 2022, l’esercito delle imprese femminili ne conta 1,345 milioni, il 22,2% del totale delle imprese italiane. Questo universo ha caratteristiche proprie rispetto alle imprese gestite da uomini: una maggior concentrazione nel settore dei servizi (66,9% contro il 55,7%), minori dimensioni (il 96,8% sono micro imprese fino a 9 addetti, contro il 94,7% delle maschili), una forte diffusione nel Mezzogiorno (il 36,8% delle imprese guidate da donne opera in queste regioni, contro il 33,7% delle non femminili).

Le analisi effettuate mostrano anche che le imprese femminili hanno una minore capacità di sopravvivenza: a tre anni dalla loro costituzione, resta ancora aperto il 79,3% delle aziende guidate da donne, contro l’83,9% di quelle a guida maschile e, dopo cinque anni, la quota delle imprese femminili che sopravvivono è del 68,1%, contro il 74,3% delle altre.

Più giovani donne, però, scelgono la via dell’impresa: le imprese giovanili femminili sono il 10,5% del totale delle aziende condotte da donne, mentre l’imprenditoria giovanile pesa il 7,6% sull’insieme delle imprese maschili.

Fondare una impresa rappresenta anche una via importante di integrazione sociale ed economica e questo vale ancora di più per le donne. Le imprenditrici di origine straniera sono infatti percentualmente più numerose: tra le imprese femminili, quelle guidate da straniere sono l’11,8%, a fronte del 10,4% di quelle condotte da uomini.

Nel secondo trimestre 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, il numero delle imprese femminili è rimasto sostanzialmente stabile, crescendo di 1.727 unità (+0,1%). Il confronto con lo scorso anno mostra un incremento delle imprese femminili soprattutto nell’industria (+0,3%) e nei servizi (+0,4%), tra le società di capitali (+2,9%), nel Mezzogiorno (+0,6%), tra le imprese straniere (+2,6%).

Per quanto riguarda le tre regioni del Nord Ovest, Unioncamere rivela che al 30 giugno le imprese femminili sono 96.286 in Piemonte, 35.672 in Liguria e 2.923 in Valle d'Aosta. Il tasso delle aziende rosa è del 22,5% in Piemonte, il 23,8% in Valle d'Aosta e il 22,1% in Liguria.

A livello provinciale, è La Spezia a evidenziare il maggior tasso d'imprenditorialità femminile nel Nord Ovest con la quota del 26% (5.366 le aziende rosa locali), superiore così anche al 24,8% della provincia di Savona (7.207) e al 23,3% di quella di Imperia (5.872). La provincia di Genova, invece, è risultata l'ultima del Nord Ovest per tasso di imprese femminili (19,9%), contandone 17.227.

Ed ecco la densità delle imprese femminili nelle altre province del Nord Ovest: Alessandria 23,2% (9.588 le aziende rosa al 30 giugno), Verbania 23% (2.904) come Asti (5.311) e Novara (6.764); Vercelli 22,7% (3.534), Cuneo 22,5% (14.888), Torino 22,3% (49.763) e Biella 20,9% (3.534).


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