Notizie | 24 giugno 2022, 19:29

Più startup innovative in Liguria, meno in Piemonte

Più startup innovative in Liguria, meno in Piemonte

Startup innovative in crescita in Liguria, ma in retromarcia in Piemonte. A fine marzo, infatti, mentre la Liguria ha contato 250 startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese, cinque in più rispetto al 31 dicembre 2021; il Piemonte ne ha censite 777, undici in meno (in Valle d'Aosta sono rimaste 21). Così, il Piemonte ha perso un posto nella classifica nazionale, scendendo al sesto.

A livello nazionale, al termine del primo trimestre di quest'anno sono risultate 14.362 le startup innovative, in aumento di 285 unità (+2%) rispetto al trimestre precedente ed erano 14.077 a fine 2021. Lo ha comunicato Infocamere-Unioncamere ricordando che “possono ottenere lo status di startup innovativa le società di capitali costituite da meno di cinque anni, con fatturato annuo inferiore a cinque milioni di euro, non quotate e in possesso di determinati indicatori relativi all’innovazione tecnologica previsti dalla normativa nazionale (sintesi dei requisiti e delle agevolazioni)”.

Tra le oltre 387 mila società di capitali costituite in Italia negli ultimi cinque anni e ancora in stato attivo, il 3,7% risultava registrata come startup innovativa alla data della rilevazione. Il capitale sociale sottoscritto complessivamente dalle startup risulta in aumento rispetto all’ultimo trimestre (+97,1 milioni di euro, 10,4% in termini percentuali) attestandosi ora a quota 1,035.118.652 miliardi, per un capitale medio pari a 72.073 euro a impresa.

Per quanto riguarda la distribuzione per settori di attività, il 75,8% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese (in particolare, prevalgono le seguenti specializzazioni: produzione di software e consulenza informatica, 38,8%; attività di R&S, 14,4%; attività dei servizi d’informazione, 8,8%), il 16% opera nel manifatturiero (su tutti: fabbricazione di macchinari, 2,9%; fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici, 2,2%;), mentre il 3% opera nel commercio.

In alcuni settori economici l’incidenza delle startup innovative sul totale delle nuove società di capitali appare rilevante. È una startup innovativa l’9,9% di tutte le nuove società che operano nel comparto dei servizi alle imprese; per il manifatturiero, la percentuale corrispondente è 6,5%. Guardando alla composizione delle compagini sociali, le startup innovative con una prevalenza femminile – ossia, in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne – sono 1.870, il 13% del totale: incidenza nettamente inferiore rispetto al 20,6% osservato prendendo in esame l’universo delle neo-società di capitali. Le startup innovative in cui almeno una donna è presente nella compagine sociale sono 6.231, il 43,4% del totale: una quota anch’essa inferiore, seppur in minor misura, a quella fatta registrare dalle altre nuove società di capitali (44,5%).

Le startup innovative a prevalenza giovanile (under 35) sono 2.432, il 16,9% del totale. Si tratta di un dato di tre punti percentuali superiore rispetto a quello riscontrato tra le nuove aziende non innovative (13,9%). Ancora maggiore è la differenza se si considerano le aziende in cui almeno un giovane è presente nella compagine sociale: queste rappresentano il 40% delle startup (5.758 in tutto), contro il 30,46% delle altre imprese.

Le startup innovative con una compagine sociale a prevalenza straniera sono 511, il 3,6% del totale, una quota tuttavia inferiore a quella osservata tra le altre nuove società di capitali (9,8%). Per contro, le startup innovative in cui è presente almeno un cittadino non italiano sono il 14,5% (2.035), proporzione abbastanza più simile a quella riscontrata tra le società di capitali (15,9%). Analizzando la distribuzione geografica del fenomeno, la Lombardia rimane la regione in cui è localizzato il maggior numero di startup innovative: 3.885, pari al 27% del totale nazionale. Seguono il Lazio (1.729, 12% del totale), la Campania con 1.317 startup (9,2%), l’Emilia-Romagna con 1.086 (7,6%). A breve distanza compare al quarto posto il Veneto con 1.081 startup (7,5%). Segue il Piemonte, con 777 (5,4%). In coda figurano la Basilicata con 146 (1%), il Molise con 81 (0,6%) e la Valle d’Aosta con 21 (0,2%).

Milano è di gran lunga la provincia in cui è localizzato il numero più elevato di startup innovative: alla fine del primo trimestre 2022 erano 2.720, il 18,9% del totale nazionale. Al secondo posto compare Roma, unica altra provincia oltre quota mille (1.555 startup, 10,8% nazionale). Tutte le altre province maggiori sono molto staccate: nella top-5 figurano, nell’ordine, Napoli (657, 4,6%), Torino (513, 3,6%) e Bologna (345, 2,4%). Genova è quindicesima con 200.

Per contro, tra le ultime 20 province per numero di stratup innovative si trovano, oltre ad Aosta, La Spezia (21), Savona (15), Asti e Imperia (14 entrambe), Verbania (8) e Vercalli, fanalino di coda nazionale con Vibo Valentina (4 in tutte e due),


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