| 07 giugno 2022, 15:09

Boom del gelato, dolce da oltre 2,3 miliardi di euro

Boom del gelato, dolce da oltre 2,3 miliardi di euro

Il grande caldo fa volare i consumi di gelato, con coni e coppette in soccorso di italiani e stranieri lungo tutto lo Stivale attraversato dalla prima ondata di calore estiva con il bollino rosso in molte città. E’ quanto scrive la Coldiretti nel sottolineare che ad aumentare sono purtroppo anche i prezzi, con un incremento dell’11,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso.

Il gelato è un potente alleato per combattere l’afa in città e in spiaggia, sul quale pesa però il balzo dei costi per l’energia e le materie prime usate nelle preparazioni, dal latte (+6%) allo zucchero (+8%) fino alle uova (+12%).

L’impulso positivo arriva dopo che il gelato italiano lo scorso anno ha registrato una crescita del 19,5% rispetto al 2020, per un valore di 2,3 miliardi di euro. Il settore conta nel nostro Paese 39 mila gelaterie, che danno lavoro a 75 mila persone e utilizzano annualmente ben 220 milioni di litri di latte, 64 milioni di chili di zuccheri, 21 milioni di chili di frutta fresca e 29 milioni di chili di altri prodotti, con un evidente impatto sulle imprese fornitrici impegnate a garantire ingredienti di qualità.

Negli ultimi anni si è registrato un vero e proprio boom delle agrigelaterie artigianali che garantiscono la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta con gusti che vanno dal latte di asina a quello di capra fino alla bufala ma quest’anno è arrivato anche quello di latte di pecora. Una spinta che ha favorito la creatività nella scelta di ingredienti che valorizzano i primati di varietà e qualità della produzione agroalimentare nazionale, dal gusto di basilico fino al prosecco. Nelle agrigelaterie – continua la Coldiretti – è particolarmente curata la selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta, che sono rigorosamente freschi e a “chilometro zero”.

In epoca moderna – conclude la Coldiretti – la storia del gelato risale alla prima metà del XVI secolo, nella corte medicea di Firenze, con l’introduzione stabile di sorbetti e cremolati nell’ambito di feste e banchetti, anche se fu il successo dell’export in Francia a fare da moltiplicatore globale con il debutto ufficiale in terra americana (l’apertura della prima gelateria a New York risale al 1770, grazie all’imprenditore genovese Giovanni Bosio).


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