Immediata riscossa di Carlo Messina nella classifica dei 100 manager al top in Italia per reputazione sul web. Il numero 1 di Intesa Sanpaolo, che ad aprine era caduto al terzo posto dal primo che aveva a marzo e a febbraio, ha riconquistato a maggio la testa della graduatoria, ottenendo 81,51 punti, più anche di Claudio Descalzi, amministratore delegato dell'Eni, secondo, oltre che di Matteo Del Fante (Poste Italiane) e di Francesco Starace, ad Enel, diventato quarto.
Al sesto posto è rimasto John Elkann, al vertice del gruppo Agnelli, con 71,39 punti; mentre ha perso due posizioni, rispetto ad aprile, Urbano Cairo, che controlla anche Rcs MediaGroup (Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport) ed è da anni il patron del Toro. Cairo è risultato quindicesimo con 60,43 punti, comunque ancora due posti avanti Carlos Tavares, l'ad di Stellantis, nuovamente 17° (57,89 punti).
Invece ha guadagnato una posizione la sanremese Cristina Scocchia, che ha aggiunto l'incarico di consigliere di amministrazione di Fincantieri a quelli di consigliere di Essilor-Luxottica e di amministratore delegato di Illycaffè; il mese scorso, infatti, è risultata ventunesima.
Ma un balzo maggiore lo ha fatto il genovese Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, salito al 30° posto dal precedente 36°. Tra l'altro, l'anno scorso, Profumo ha ricevuto dalla società che guida un compenso di 1,835 milioni di euro.
Un grande avanzamento l'ha avuto anche il torinese Gian Maria Gros-Pietro, appena confermato presidente di Intesa Sanpaolo: si è piazzato 31°, mentre era 37% ad aprile e 42° a marzo. Lo stesso ha fatto Andrea Agnelli, presidente della Juve e, fra l'altro, consigliere di amministrazione di Exor, la holding della famiglia. Agnelli è risultato 34°, avendo guadagnato sette posizioni. Al contrario, ne ha perse due Giovanni Ferrero, il patron dell'omonimo gruppo dolciario nato ad Alba, risceso così al 35° posto.
L'alessandrino Marco Patuano, presidente di A2A è risalito al 37° posto dal 40° di aprile e Benedetto Vigna, amministratore delegato della Ferrari al 42° dal 47°. Meglio ha fatto il torinese Paolo Gallo, amministratore delegato di Italgas, 51° mentre era 59° il mese precedente e 62° a marzo. Un po' meno Oscar Farinetti, l'imprenditore cuneese forse più famoso insieme con Flavio Briatore, da 67° a 65°. Luigi Corradi, genovese, amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia è passato da 74° a 69°; mentre Marco Lanna, genovese anche lui, presidente della Sampdoria che si è salvata, è calato all'82° dal 74° di aprile.
Rodolfo De Benedetti, presidente della Cir, è rimasto a 96°; mentre Silvia Merlo, altra cuneese eccellente, ad dell'omonima impresa e, fra l'altro, presidente della Saipem è diventata 98.a da 97.a che era.
Nella classifica nazionale dei 100 manager al top per reputazione a maggio è rientrato Alessandro Binello, torinese, amministratore delegato e co-fondatore di Quadrivio Group; invece ne è uscito Gabriele Galateri di Genola, non più presidente delle Assicurazioni Generali (ma è presidente dell'Istituto Italiano di Tecnologie e, fra l'altro, consigliere di amministrazione della Moncler e della Lavazza). Precedentemente erano giù usciti Marco De Benedetti, Marco Durante e Floriano Masoero.