Notizie | 26 maggio 2022, 17:11

Fondi d'investimento in crescita da 25 mesi

Ad aprile raccolta netta negativa per il gruppo Intesa Sanpaolo

Carlo Messina e Gian Maria Gros-Pietro

Carlo Messina e Gian Maria Gros-Pietro

Ad aprile i fondi aperti hanno messo a segno il 25° mese consecutivo di raccolta positiva, con flussi netti per 1,6 miliardi, cifra che porta l’ammontare sottoscritto da inizio anno per questa categoria a 14,4 miliardi. Lo ha comunicato Assogestioni, l'associazione nazionale delle società di gestione del risparmio, evidenziando che “lo spaccato dei dati conferma, ancora una volta, che la preferenza dei sottoscrittori italiani per i fondi azionari (+2,3 miliardi) e bilanciati (+1,2 miliardi) non è stata scalfita dall’incertezza dello scenario di mercato e geopolitico”.

A pesare sulla raccolta netta complessiva del mese, negativa per 1,9 miliardi (differenza tra il valore dei recessi e quello delle nuove sottoscrizioni), è il dato sulle gestioni di portafoglio istituzionali (-4,3 miliardi), influenzato da una serie di operazioni infragruppo su alcune partecipazioni strategiche, avvenute nel periodo.

A fine aprile, il patrimonio gestito ammonta a 2.427 miliardi, per l’effetto combinato della raccolta e della flessione dei mercati, che l’Ufficio studi Assogestioni quantifica in circa -2,3%. La quota prevalente degli asset, 1.284 miliardi (pari al 52,9% del totale), è impiegata in fondi aperti e chiusi, mentre le gestioni di portafoglio equivalgono a 1.144 miliardi (47,1% del totale).

Nel mese appena passato, tra i grandi gruppi a primeggiare per raccolta netta è stato quello delle Poste Italiane (+1,241 miliardi), mentre a denunciare il dato peggiore è stato il gruppo Generali (raccolta netta negativa per 4,224 miliardi). Meno peggio è andata al gruppo Intesa Sanpaolo (-936,3 milioni), grazie anche al contributo positivo di Fideuram, che ha fatto meglio di Eurizon. Infatti, Fideuram ha evidenziato una raccolta netta positiva per 470,9 milioni, mentre quella di Eurizon è stata negativa per 1,407 miliardi.

Comunque, il gruppo che ha come principale azionista la torinese Fondazione Compagnia di San Paolo a fine aprile resta nettamente in testa per patrimonio gestito con 516,989 miliardi (22% del mercato italiano), precedendo anche il gruppo Generali, al secondo posto con 471,582 miliardi e quota del 20,1% e il gruppo Amundi, terzo con 224,064 miliardi e la quota del 9,5%.



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