Piazza Affari | 18 maggio 2022, 19:01

L'enigma del crollo borsistico di Diasorin

Michele Denegri

Michele Denegri

Cosa succede alla Diasorin, blue chip di Saluggia che fa capo alla famiglia Denegri di Torino? A Piazza Affari, il suo valore è precipitato, nonostante i risultati più che positivi conseguiti nel 2021 e anche nel primo trimestre di quest'anno. Dall'inizio del novembre scorso, la quotazione ha continuato a calare, fino a toccare i 117 euro a metà febbraio di quest'anno, quando sembrava che dovesse invertire il senso di marcia.

Invece, dopo aver riconquistato quota 148,5 euro il 5 aprile, il titolo ha ricominciato a scendere e il 10 maggio è sceso a 111,35 euro, il minimo degli ultimi due anni e oggi, 18, ha chiuso a 115,50 euro. Fra l'altro, dopo che proprio il 25 maggio di due anni fa aveva fatto segnare il record storico di 209,40 euro.

Una spiegazione a questo fenomeno non si trova. La società, che recentemente ha cambiato soltanto il presidente (Gustavo Denegri ha passato il testimone, tenuto pet tanti anni, al figlio Michele), va più che bene, con alti tassi di crescita e di redditività; l'azionariato è lo stesso.

Che qualcuno stia operando per ridurre il valore della Diasorin, al fine di assumerne il controllo a bassissimo prezzo? La capitalizzazione è già calata a meno di 6,5 miliardi, mentre ancora a inizio anno superava i 9,3 miliardi.

Un enigma.


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