- 23 aprile 2022, 17:04

Affittare casa: più difficile a Genova, più facile a Torino

Una veduta di Genova

Una veduta di Genova

Quando si parla di affitto ci sono sempre due parti che si confrontano: il locatore, colui che propone sul mercato un immobile in affitto e chi, invece, sta cercando una casa in cui vivere per un breve o lungo periodo. Ciò che li accomuna sono le tempistiche: chi affitta spera di locare l’abitazione nel più breve tempo possibile, allo stesso modo chi cerca vorrebbe trovare in un tempo ragionevole una casa adeguata alle sue esigenze.

Ma quanto ci vuole di media per affittare una casa in Italia? Immobiliare.it Insights, business unit specializzata in studi di mercato di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, ha condotto un’analisi sulla permanenza media sul sito degli annunci immobiliari per le locazioni, prendendo in esame le 12 principali città italiane. 

Guardando nel dettaglio a cosa accade nelle diverse città italiane si nota che ai due estremi si trovano le città di Firenze e Genova insieme, dove servono in media 4,1 mesi per locare con successo un’abitazione, e Torino, dove invece ce ne vuole circa la metà (2,3 mesi). Con una tempistica comunque superiore o pari a 3 mesi troviamo poi Venezia (3,4), Catania Palermo (3,3), Milano (3,1) e Roma (3). Tra le città dove, al contrario, il processo di affitto si conclude abbastanza velocemente figurano Napoli e Bari (2,9 mesi), Verona (2,6) e Bologna (2,4).

Contrariamente a quanto si possa pensare, la presenza o meno degli arredi risulta dirimente nell’abbassare in maniera significativa le tempistiche di affitto di una casa solo in determinati contesti. Si parla di una diminuzione pari quasi a un mese nel caso di Bologna, dove si passa da 3 a 2,2 mesi e di Venezia, dove grazie alla presenza del mobilio si affitta in 3,1 mesi anziché in 4. Si tratta di due città a forte vocazione universitaria e, per chi è alla ricerca di una dimora temporanea per motivi di studio, poter disporre di un’abitazione già ammobiliata fa la differenza.

Il medesimo discorso vale anche per Verona, in cui il tempo medio si riduce del 25%, e Milano con una riduzione del 17%. A Genova l'alloggio arredato fa abbassare di poco il tempo per la sua locazione (da 4,1 a 4 mesi); mentre a Torino il tempo della collocazione resta invariato (sale però a 2,5 mesi se non arredato e a Genova a 4,2 mesi).

Al contrario, in alcune città del Sud Italia, l’arredo fa aumentare il tempo necessario a locare con successo un immobile, come nel caso di Palermo (+0,7 mesi), Napoli (+0,6 mesi) e Catania (+0,3 mesi). Qui, infatti, le locazioni hanno una durata tradizionalmente più lunga e riguardano per lo più nuclei familiari che si portano dietro il loro mobilio.

Sebbene con la pandemia la possibilità di godere di uno spazio all’aperto privato in casa abbia acquistato sempre più importanza tra quanti sono alla ricerca di un posto in cui vivere, la presenza di un terrazzo o di un balcone, generalmente, porta a un aumento delle tempistiche di locazione nelle grandi città. Infatti, solo a Palermo, a Torino e a Venezia risulta più facile affittare un immobile con questa caratteristica. 

“Il balcone, o per i più fortunati la terrazza, è stato quello spazio che, nell’imperversare del Covid-19, ci ha permesso di mantenere una, seppure minima, relazione con gli altri e ci ha assicurato quel necessario momento di pausa e quella boccata d’aria rigenerante in un periodo carico di stress. Da qui la crescente attenzione e attrazione delle persone per questa parte dell’immobile – afferma il torinese Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it – Tuttavia, all’aumentare dell’interesse è aumentato anche il prezzo dei metri quadri adibiti a balcone/terrazzo, che ormai sfiora quello dei metri quadri vivibili. Con il parziale ritorno alla normalità a cui stiamo assistendo in questi mesi, chi cerca una sistemazione temporanea, a parità di altre condizioni, spesso preferisce optare per una stanza in più piuttosto che usufruire di un balcone”.


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