Notizie | 09 aprile 2022, 08:12

La digitalizzazione avanza anche nel commercio

Alla Città di Torino, negozio di abbigliamento in corso De Gasperi

Alla Città di Torino, negozio di abbigliamento in corso De Gasperi

La regione dove si registra una maggiore concentrazione di attività del settore della grande distribuzione e del commercio al dettaglio è la Campania (14,8%), seguita da Sicilia (10,6%), Lombardia (10,5%) e Lazio (10,4%). Lo ha rilevato Cribis, la società del gruppo Crif specializzata nelle informazioni commerciali sulle aziende italiane ed estere. La quota del Piemonte è il 5,8% e quella della Liguria il 3,4%.

Comunque, Cribis evidenzia che la vocazione tutta italiana alla piccola-media impresa si conferma anche in questa categoria. Nel commercio al dettaglio è praticamente la regola e in generale l’impresa individuale rappresenta il 75,2% nel settore, basti pensare all’alto numero di esercizi commerciali locali per non sorprendersi di questa percentuale. Le società di capitali sono invece il 12,7% e riguardano principalmente la grande distribuzione.

Numeri alla mano, il comparto della grande distribuzione organizzata (Gdo) e del commercio al dettaglio dimostra di essere in salute: i dipendenti, che nel 2019 erano 254.485, nel 2020 sono saliti a 271.156, per arrivare a 279.464 nel 2021, pur a fronte di un andamento altalenante del numero di nuove imprese (nel 2018 erano 6.446, nel 2019 sono state 6.985 per poi flettere a 6.325 nel 2020). La crescita nel fatturato invece è stata costante, passando da 59,653 miliardi nel 2018 a 61,589 nel 2019, fino a 65,384 nel 2020.

“Tenuto conto della limitata propensione all’innovazione, alla digitalizzazione e all’internazionalizzazione registrata finora dal settore dei supermercati e dei negozi alimentari, c’è da aspettarsi che per mantenersi competitivi sul mercato, i più lungimiranti operatori di questa filiera andranno a investire proprio in queste categorie” commenta Niccolò Zuffetti di Cribis.

A prova di ciò, va segnalata una tendenza particolarmente evidente in ambito alimentare: il food delivery continua a crescere e riguarda sempre più anche discount e supermercati. Del resto, e-commerce e delivery sono stati fondamentali per i consumatori durante la pandemia e queste nuove esperienze di acquisto sono ormai entrate nella consuetudine.

Non solo, quindi, le attività che operano nella Grande distribuzione organizzata, ma anche le attività alimentari più piccole e locali saranno interessate dalla trasformazione digitale e dai cambiamenti comportamentali generati dalla pandemia.


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