| 05 aprile 2022, 08:37

La torinese Baltaro e i Delitti in prima classe

La torinese Baltaro e i Delitti in prima classe

di Francesco Amadelli

Che ci fa, nei pressi del tabarin Ville de Nuit, un cadavere sul quale sono state rinvenute delle banconote di dollari americani finemente falsificati?

Inizia così il giallo di Gianna Baltaro (“Delitti in prima classe”, Golem edizioni) la prolifica giallista italiana giustamente paragonata a Agatha Christie, sempre alla ricerca di trame e spunti nuovi mai banali con i quali arricchire le sue opere ambientate nella Torino d’antan, alle quali conferisce un’atmosfera di provincia un po’ fumosa, sonnacchiosa all’interno della quale agisce il commissario Martini.

Personaggio nato dalla fantasia della scrittrice torinese, il commissario Martini non tradisce le proprie passioni tranne che per il vino, che coltiva e produce con dedizione nelle sue terre nel cuore del Piemonte. Egli appare subito agli occhi del lettore come personaggio simpatico per la sua mancanza di boria e la piena professionalità tipicamente subalpina. Sa destreggiarsi nelle pieghe del mistero suscitando la curiosità del lettore consapevole fin dall’inizio che da lui arriverà la soluzione. Ma come dipanare la matassa?

Siamo a Torino nel 1936 e possiamo immaginare le difficoltà che si frappongono alle indagini rallentate da sistemi di investigazione all’avanguardia per l’epoca ma certamente perdenti se confrontati con gli attuali. A prevalere sarà l’intelligenza del commissario, il cui acume lo porterà a sorprendere il pluriomicida con la sicurezza di un poliziotto dall’alta competenza professionale.

Abbiamo parlato di pluriomicidi perché il commissario Martini verrà incaricato di partire per l’America a bordo del transatlantico Augustus, uno dei gioielli della nostra marineria dell’epoca, per recare le banconote false agli investigatori d’Oltreoceano. Sulla nave avverranno altri due omicidi apparentemente slegati al primo. Dubbi e perplessità si rincorrono soprattutto perché si intuisce che i delitti provengono da uno dei componenti di una troupe di cantanti lirici e suonatori in tournee in America.

Martini metterà insieme le tessere del puzzle e giungerà a scoprire l’arcano. Originale il finale ideato dalla Baltaro nel quale si svela il ritrovamento dei cliché utilizzati per falsificare i dollari.

Delitti in prima classe è uno dei pochi romanzi della scrittrice in cui si dà poco risalto alla città di Torino come avvenuto nelle precedenti opere. Non dispiaciamoci, la prossima volta ci renderà partecipi della scoperta della città tramite altri minuziosi racconti. Questo comunque rimane senz’altro uno dei migliori.



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