Manager | 28 marzo 2022, 19:03

Intesa Sanpaolo: confermati Messina e Gros-Pietro

Carlo Messina e Gian Maria Gros-Pietro

Carlo Messina e Gian Maria Gros-Pietro

Le Fondazioni di origine bancaria aderenti al patto parasociale di consultazione e voto, sottoscritto il 21 dicembre 2021 in relazione all’assemblea di Intesa Sanpaolo convocata per il 29 aprile 2022, sulla base degli orientamenti manifestati dal consiglio di amministrazione uscente della Banca per la composizione della lista dei candidati alla nomina del nuovo cda e del comitato per il controllo sulla gestione per gli esercizi 2022-2024, hanno depositato la seguente lista di 15 candidati.

Ecco i candidati al cda: Gian Maria Gros-Pietro, Paolo Andrea Colombo, Carlo Messina, Franco Ceruti, Paola Tagliavini, Liana Logiurato, Luciano Nebbia, Bruno Picca, Livia Pomodoro, Maria Alessandra Stefanelli, Bruno Maria Parigi, Francesca Masotti. E quelli per comitato di controllo: Fabrizio Mosca, Milena Teresa Miotta, Maria Cristina Zoppo.

In tale contesto, le Fondazioni hanno proposto in 19 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da nominare, la riconferma di Gian Maria Gros-Pietro quale presidente del consiglio di amministrazione e di Paolo Andrea Colombo quale vice presidente. nonché l’indicazione di Carlo Messina come profilo ideale per la posizione di consigliere delegato e ceo, nell’ambito della lista presentata, ferme restando le piene prerogative proprie del consiglio di amministrazione che sarà nominato.

Le scelte delle Fondazioni, a partire dalla Compagnia di San Paolo (principale azionista di Intesa San Paolo) e dalla Cariplo, sono state fatte con l’intento di assicurare: la composizione quantitativamente ottimale, avuto riguardo alla complessità organizzativa, di operatività e di governance della Banca, agli obiettivi strategici determinati dal nuovo Piano di Impresa e delle conseguenti esigenze di professionalità, alle valutazioni espresse sulle dinamiche di funzionamento dell’Organo collegiale; la continuità di composizione con la conferma di un numero significativo di consiglieri uscenti, nel proposito di assicurare la conservazione del patrimonio di esperienze, di integrazione e di capacità di contributo, conseguito dal Consiglio nel mandato trascorso; infine, un riscontro concreto alle esigenze di continuare adesprimere scelte di elevata qualità, diversità, complementarità e integrazione delle professionalità e personalità, al fine di dare continuità anche alle capacità di approfondimento e di dibattito in tutte le complesse materie di competenza del cda e del comitato per il controllo sulla gestione e permettere un’adeguata costituzione e funzionalità dei comitati endo-consiliari,

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