Bandi & Concorsi | 05 novembre 2021, 08:03

Biella contribuisce alla comunità educante

Andrea Quaregna, Segretario generale Fondazione Cr Biella

Andrea Quaregna, Segretario generale Fondazione Cr Biella

Contribuire a creare una comunità educante, basata sull’ascolto dei bisogni formativi e capace di fornire strumenti di apprendimento di qualità in grado di accompagnare fin dalla scuola primaria le nuove generazioni in un mondo in cui l’economia della conoscenza e delle relazioni sarà prioritaria: è questa la vision della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella per il mondo della scuola.

“I bambini che iniziano oggi il proprio percorso di studi lo completeranno attorno al 2040 – commenta il Segretario generale, Andrea Quaregna – è questo l’orizzonte che dobbiamo avere ben presente nel progettare i nostri interventi. La scuola, infatti, deve essere uno straordinario spazio dove non solo acquisire competenze, che presto invecchiano in una società ipertecnologica come la nostra, ma soprattutto intessere relazioni empatiche per consolidare valori e sviluppare attitudini e capacità trasversali per crescere come persone e come cittadini. Oggi, dunque, la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella è impegnata in una progettazione partecipata che tenga conto della complessità di questi fattori per contribuire alla funzione maieutica della scuola in una dimensione di cura. Gli studenti non devono essere soggetti passivi delle politiche educative, ma protagonisti di un percorso che conduce alla scoperta e realizzazione di sé all’interno di una comunità educante”.

Tra i progetti più apprezzati, realizzati e gestiti direttamente dalla Fondazione, vanno citati Muse ad Olimpia e Muse alla lavagna, due linee progettuali che portano direttamente in classe esperienze molteplici in varie discipline sportive e culturali. Due progetti di grande impatto sul territorio e che negli anni hanno coinvolto migliaia di alunni e docenti, permettendo di ampliare l’offerta didattica con discipline a volte difficilmente accesibili per gli alunni che vivono in situazioni di povertà educativa.

“Questi progetti si sono ispirati all’esperienza positiva del Progetto Diderot della Fondazione Crt di Torino e quest’anno festeggiano i 10 anni di attività – spiegano i responsabili Marta Maglioli e Alberto Panzanelli – Si tratta di attività che permettono alla Fondazione di avere un “filo diretto” con la scuola, generando scambi fertili anche con il mondo del volontariato; inoltre in seguito al riconoscimento Unesco sono stati riorientati con grande attenzione agli obiettivi dell’Agenda Onu 2030. I progetti sono sostenuti anche da enti terzi tra cui Fondazione Fila Museum e Banca Simetica e da quest’anno sono stati affiancati da un progetto sperimentale intitolato “Project manager per un giorno”, realizzato in collaborazione con la società Bia che ha seguito il dossier di candidatura e dedicato a far scoprire ai ragazzi il mondo Unesco”.

Tra gli obiettivi dell’agenda ONU 2030 figura la lotta alla povertà educativa minorile, che la Fondazione ha voluto perseguire con un’azione dedicata alla memoria del primo presidente, scomparso nel 2020: è nato così il “Bando Squillario” volto a sostenere gli studi di alunni meritevoli, ma in situazione di fragilità economica e che nel 2022 verrà riproposto dopo il successo della prima edizione.

Infine tra le azioni più significative attuate dalla Fondazione in corso d’anno va citato il bando “Scuola+ 2.0”, un bando sperimentale e innovativo che ha sostenuto pratiche educative orientate alla generazione di un cambiamento di lungo periodo nella vita dei principali destinatari, ispirando nuove pratiche educative territorialmente coordinate volte a contrastare o prevenire le situazioni di difficoltà del mondo scolastico e delle nuove generazioni accresciute dalla pandemia. In seguito al bando sono state selezionate 9 progettualità a cui è stata poi offerta la consulenza di Aiccon, Centro Studi promosso dall’Università di Bologna e una progettazione esecutiva da parte degli istituti selezionati, con un supporto anche da parte degli uffici della Fondazione. I progetti finanziati sono oggi in fase di avvio e avranno una durata biennale e un contributo massimo di 30.000 euro.


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