Nel periodo gennaio-agosto, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 302,180 miliardi, segnando un incremento di 30,614 miliardi rispetto allo stesso periodo dell’anno 2020 (+11,3%). Lo ha comunicato il Mef, ministero dell'Economia e delle Fnanze, precisando che il confronto presenta ancora un evidente carattere di disomogeneità per effetto del lockdown e delle conseguenti misure economiche e di sospensione dei versamenti dirette ad affrontare l’emergenza sanitaria.
In particolare, agosto mostra una variazione positiva delle entrate tributarie pari a 4,117 miliardi (+10,1%), determinata dall’incremento di gettito delle imposte dirette di 1,788 miliardi (+8,3%) e delle imposte indirette di 2,329 miliardi (+12,2%).
Comunque, nei primi otto mesi di quest'anno le imposte dirette ammontano a 167,237 miliardi (+4,7% rispetto allo stesso periodo 2020). Il gettito dell’Irpef si attesta a 128,270 miliardi (+5%). Andamento positivo hanno registrato le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (+6,019 miliardi, +11,5%), il cui gettito ha beneficiato della proroga disposta dal “Decreto Ristori” a favore dei sostituti d’imposta che, a decorrere da marzo, hanno provveduto al versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati e su indennità di cessazione del rapporto di collaborazione a progetto corrisposti negli ultimi tre mesi del 2020 (Va inoltre ricordato che, per i contribuenti che applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale-ISA è stato prorogato al 15 settembre 2021 il temine di versamento delle imposte risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, Irap e IVA, in scadenza dal 30 giugno al 31 agosto 2021). L’Ires registra un gettito pari a 14,088 milioni di euro (-17,8%).
Quanto alle imposte indirette nei primi otto mesi ammontano a 134,943 miliardi, in aumento di 23,066 miliardi (+20,6%). Al risultato ha contribuito prevalentemente l’Iva (+17,436 miliardi, +24,5%). Tra le altre imposte indirette, registrano un andamento negativo le entrate dell’imposta sulle assicurazioni (-17,2%) e dell’imposta di bollo (-0,3%). L’imposta di registro evidenzia una crescita di 1,002 miliardi euro (+40,5%).
Le entrate relative ai “giochi” sono risultate pari a 6,951 milioni di euro (+1,102 miliardi, +18,8%) e quelle derivanti da attività di accertamento e controllo si sono attestate a 4,963 miliardi (-10,8%).